Chi è Luca Nardi, il tennista azzurro lucky loser che ha battuto Djokovic a Indian Wells
Luca Nardi è entrato nella storia a Indian Wells diventando il primo lucky loser della storia capace di battere il suo idolo Novak Djokovic. Sta vivendo il momento tennistico (e forse non solo) più bello della sua vita il tennista italiano, ripescato dopo l'eliminazione nelle qualificazioni. Dopo tanta gavetta, il classe 2003 che lunedì diventerà il numero 95 del mondo, suo best ranking.
Chi è Luca Nardi, l'azzurro che ha battuto Djokovic
La storia di Nardi parte nella sua Pesaro, dove ha mosso i primi passi nel tennis condividendo la passione anche per altri sport come il calcio (è grande tifoso del Napoli, anche grazie al papà partenopeo), basket e volley. Luca ha iniziato a giocare con il fratello Niccolò di 7 anni più grande, spinto dai genitori: Dario, notaio molto conosciuto, e Raffaella. Che avesse doti importanti per la racchetta lo si è capito già a 14 anni quando è diventato il più giovane di sempre a conquistare punti ATP. Al Corriere Adriatico, raccontò all'epoca: "Non me l’aspettavo ma quando ho visto che potevo starci ho cominciato a crederci partita dopo partita. Il sogno? Partecipare al Wimbledon e vincere un torneo del Grande Slam".
La carriera e i record di Luca Nardi
Dopo aver vinto il prestigioso torneo giovanile Les Petit AS, sia in singolare che in doppio, battendo anche Rune, ecco il debutto nel professionismo nel 2018. Qui è iniziato un lungo peregrinaggio, tra tornei ITF e Challenger, con tanti successi all’attivo. Nel maggio 2022 la gioia della partecipazione agli Internazionali d’Italia, che ha dato il la all’inizio della sua avventura nel circuito ATP.
Nell’ottobre 2022 la prima vittoria nel circuito maggiore ad Astana contro Shevhcenko. Non si è mai arreso Luca, che ha sempre creduto al suo talento coltivato poi con coach Galimberti. Nel 2023 sono arrivate la 4a e la 5a vittoria in un Challenger, ma anche la pesante sconfitta nel Masters 1000 di Montecarlo al secondo turno contro Musetti con un doppio 6-0.
E ora eccoci all’exploit dopo un inizio di stagione con la mancata qualificazione agli Australian Open e la finale persa al Challenger di Chennai. A Indian Wells il suo cammino sembrava essersi interrotto con la sconfitta nell’ultimo turno di qualificazioni (non aveva una classifica che gli consentisse di entrare direttamente nel tabellone principale), e invece ecco il ripescaggio come lucky loser in sostituzione della testa di serie n. 30 Tomás Etcheverry direttamente al secondo turno. Il resto è storia: prima la vittoria con il cinese Zhang, seconda in un Masters 1000, e poi con Novak Djokovic per un’impresa eccezionale.
L'ammirazione per Djokovic e il poster in cameretta
E se LeBron è stato uno dei suoi idoli sportivi, Djokovic è senza dubbio il suo punto di riferimento nel tennis, come confermato alla vigilia della sfida all'ATP: "Penso che sia una delle migliori esperienze che un ragazzo possa vivere, soprattutto per un giovane come me. Sì, ho una foto di Djokovic nella mia stanza, quindi potete immaginare per me quanto tutto questo possa essere emozionante. Mi piace come Novak riesce a muoversi in campo. È un giocatore molto dinamico ed elastico. Adoro la sua mentalità, l’essere sempre duro e cercare di restare concentrato e non lasciare che l’avversario veda come si sente o cosa pensa". E oggi si è guadagnato in campo tutto il rispetto di un'icona come Nole.