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Carlos Alcaraz si scusa per la racchetta fracassata a Cincinnati: “Non lo farò mai più”

Carlos Alcaraz è stato subito eliminato a Cincinnati. Il tennista spagnolo nel match con Monfils ha distrutto una racchetta, in campo non lo aveva mai fatto. L’ex numero 1 ha sentito il bisogno di scusarsi per il suo gesto.
A cura di Alessio Morra
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Carlos Alcaraz è uno dei tennisti più corretti in assoluto, come Sinner. Ma a Cincinnati ha perso il controllo, lo ha fatto all'alba del terzo set della sfida con Monfils. Non aveva buone sensazioni, aveva capito che non era la sua giornata, si è infuriato e ha distrutto una racchetta. Non lo aveva mai fatto. Dopo la partita ha detto che quella è stata la peggior partita della sua carriera, il giorno dopo ha deciso di scusarsi per quel gesto che non gli appartiene.

Le scuse sui social di Alcaraz

Ha scritto un messaggio sui propri profili social il giocatore spagnolo che ha sentito il bisogno di scusarsi per la racchetta fracassata nella sfida con Monfils. Scuse che non sono state solo formali per lo spagnolo, che si impegna per non ripetere il gesto: "Voglio chiedere scusa perché il mio atteggiamento in campo, ieri, è qualcosa che non si dovrebbe vedere su un campo da tennis. Sono umano, sentivo un grande carico di nervosismo, ed è difficile controllarsi quando si hanno le pulsazioni così alte. Mi impegnerò perché non accada di nuovo. Ora è tempo di pensare a New York".

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Carlos Alcaraz ha vinto due Slam nel 2024

I grandi campioni sono anche bravi a resettare. Deve farlo e pure in fretta Alcaraz, che deve tenere a mente soprattutto quello che ha fatto in questi ultimi mesi. Dopo un avvio di 2024 tribolato e dopo aver superato i problemi al braccio, che gli hanno impedito di disputare regolarmente tutta la stagione sul rosso, Alcaraz ha vinto il Roland Garros e Wimbledon, poi ha conquistato la medaglia d'argento alle Olimpiadi. Poi dopo un breve break è volato a Cincinnati dove, parole sue, ha giocato la peggior partita della sua carriera. Ora, però, va tirata subito una linea, perché gli US Open sono a un passo, e lì deve esserci la miglior versione possibile.

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