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Alcaraz è un mostro anche di correttezza: Hurkacz è incredulo, tutti in piedi a Miami

Carlos Alcaraz è in finale al Miami Open dove affronterà Ruud. Lo spagnolo ha conquistato la scena nel Masters 1000 anche per la sua grande correttezza, contro Hurkacz.
A cura di Marco Beltrami
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Tutti in piedi per Carlos Alcaraz. Il predestinato del tennis spagnolo ha conquistato la finale del Masters 1000 di Miami, battendo dopo due set tiratissimi (7-6, 7-6), il campione in carica Hurkacz, che potrà consolarsi con l'ultimo atto del torneo di doppio. Ancora una volta il 18enne ha confermato di avere le stigmate del campione, con un mix di talento, fisicità e carattere che sicuramente lo porterà lontano. Alcaraz che ora sfiderà il norvegese Ruud nella finale del prestigioso appuntamento americano, si è dimostrato ancora una volta un "mostro" anche di correttezza, strappando gli applausi non solo del pubblico ma anche del suo avversario.

Prima finale di un Masters 1000 per Carlos Alcaraz che diventa il secondo finalista più giovane del Miami Open a 18 anni, e 11 mesi, alle spalle del suo idolo Rafa Nadal (18 anni e 10 mesi) che lo ha recentemente battuto in semifinale a Indian Wells. Considerando invece i più giovani finalisti di tutti i tempi in un Masters, Alcaraz è il quarto alle spalle di Chang (18 anni e 157 giorni), Nadal e Gasquet. Non male per un ragazzo che sembra avere tutte le carte in regola per fare la storia del tennis.

Un giocatore completo, ma anche un vero e proprio esempio a livello comportamentale in un periodo in cui a far discutere sono soprattutto le intemperanze di molti protagonisti del circuito (vedi Zverev o Kyrgios, scatenato a Miami e multato). Proprio nel match contro Hurkacz, Alcaraz ha dato sfoggio del suo eccezionale fair play in un momento delicato del confronto. Nel primo set, sul punteggio di 6-5 per Hurkacz quest'ultimo si è fiondato su una palla corta dell'avversario riuscendo a colpire la pallina in extremis. L'arbitro, sbagliando, ha chiamato il doppio rimbalzo dando così il punto del 40-0 ad Alcaraz che per la verità aveva poi chiuso con una facile volée.

Il polacco si è lamentato con il giudice di sedia, spiegando di aver colpito la pallina con la racchetta prima che la stessa toccasse il cemento di Miami per la seconda volta. A quel punto ecco il bellissimo gesto di Carlos che ha chiesto all'arbitro di rigiocare il punto, dando di fatto ragione all'avversario quasi incredulo. Un gesto raro da vedere sul campo da tennis, che ha stupito lo stesso Hurkacz che ha applaudito a più riprese lo spagnolo. Tutto lo stadio dopo aver capito la situazione si è unito all'ovazione per Alcaraz.

Come se non bastasse poi, Alcaraz ha regalato un momento bellissimo anche nel post-partita quando si è concesso senza esitazioni agli autografi e ai selfie. Non ha voluto lasciare che nessuno dei suoi piccoli fan, restasse deluso e per diversi minuti si è intrattenuto con i tifosi. Sorrisi, entusiasmo e anche un gesto umile: ha raccolto una maxi-pallina caduta ad un bambino, che è impazzito di gioia. Anche questo è Carlos Alcaraz.

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