Camila Giorgi esulta dopo la rovinosa caduta di Venus Williams, lei non perdona: la incenerisce

Cosa vuol dire andare in campo con gli occhi della tigre. Lo ha capito Camila Giorgi quando ha incrociato lo sguardo di Venus Williams. Anche se era dall'altra parte del campo ha fiutato nell'aria quell'espressione famelica del felino che ha puntato la preda e attende solo il momento migliore per sbranarla.

L'americana, 43enne e dal talento per nulla offuscato dall'età e da qualche acciacco, s'è presa la vendetta alla sua maniera contro quell'avversaria che aveva osato gioire per una sua caduta al termine di uno scambio. "Sì", ha urlato l'italiana serrando il pugno e il braccio: più che un gesto antisportivo, alla "Venere nera" è sembrato un affronto da lavare via dando una bella lezione a chi aveva osato tanto. Troppo.
Lei, che ha un palmares da lasciare l'azzurra nel cono d'ombra. Lei, che ha vinto 49 titoli WTA e nel circuito di singolare del Grand Slam ha conquistato ben 7 finali su 16 disputate. Lei, che può ancora tutto nonostante l'incedere del tempo e di una forma fisica che non è più quella degli anni d'oro (ma resta ad alti livelli), non poteva tollerare quel grido che ha scandito l'infortunio di quel momento.

È scivolata, ha rischiato di farsi male: non può accettare che si esulti per una cosa del genere, non gliel'avrebbe fatta passare liscia. Le immagini di Djokovic che si porta al di là delle rete contro Fokina per chiedergli come sta e fa lo stesso con Alcaraz che cede a causa dei crampi sono l'esempio tangibile di come andrebbero gestite certe emozioni e affrontate alcune situazioni di gioco.

Venus lo sa e anche per questa ragione, oltre all'orgoglio personale, non ha perdonato Giorgi. Prima l'ha battuta in 3 set (7-6, 4-6, 7-6) reggendo per oltre 3 ore poi le ha dedicato un saluto glaciale al termine dell'incontro del WTA 250 di Birmingham. La stretta di mano che si dà per fair-play è sembrata più un rituale formale che non un sincero segno di rispetto per l'avversario sconfitto. Non l'ha degnata di uno sguardo nemmeno poco dopo, quando l'americana era seduta sulla sedia della propria postazione ha visto l'italiana sfilarle davanti.
Una frase pronunciata a caldo, subito dopo l'incontro, chiarisce bene come Williams abbia preso l'atteggiamento di Giorgi e quale sia stato l'animo con il quale ha affrontato il match. Ha rimesso le cose a posto e poi le ha dedicato una battuta tagliente, di quelle che nemmeno vedi arrivare tali sono la velocità e la direzione impresse alla palla. Puoi solo sentire il rumore sordo del colpo che parte e del rimbalzo sull'erba. "Sono così sorpresa che non sia la numero uno al mondo…", poche parole ironiche che la Venere nera pronuncia a mo' di anatema.