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Camila Giorgi, atto di pignoramento alla Federtennis per tasse non pagate dalla tennista: mezzo milione

La Federtennis ha confermato di aver ricevuto notifica dall’Agenzia delle Entrate di un atto di pignoramento verso terzi relativo a tasse non pagate da Camila Giorgi per una cifra di poco meno di mezzo milione di euro.
A cura di Paolo Fiorenza
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Che ci sia o meno un nesso con la sparizione di Camila Giorgi e della sua famiglia (tutti irreperibili con telefoni staccati, dopo che si è appreso del ritiro improvviso della tennista), adesso c'è una certezza: le voci su un contenzioso importante della 32enne marchigiana con il Fisco italiano sono fondate, come confermato dall'atto di pignoramento verso terzi notificato dall'Agenzia delle Entrate alla Federazione Italiana Tennis e Padel, per una somma di poco meno di mezzo milione di euro. È la stessa Federtennis a farlo sapere all'Ansa, specificando che la cartella in questione riporta la cifra di 464mila euro di tasse non pagate.

L'atto di pignoramento verso terzi notificato alla Federtennis

L'obiettivo dell'atto è recuperare parte di quella somma dagli eventuali premi o gettoni di presenza che la Giorgi ancora non abbia incassato dalla Federazione per suoi impegni pregressi con la maglia dell'Italia al momento della notifica, ovvero luglio 2023, così come dai premi futuri, che tuttavia sono impossibili da maturarsi visto che la tennista di Macerata si è ritirata. Un debito importante dunque quello dell'ex numero 26 al mondo, che potrebbe anche essere superiore, visto che la somma di 464mila euro è solo quella della cartella inoltrata alla Federtennis.

Camila Giorgi si è ritirata dal 7 maggio 2024, come comunicato all'International Tennis Integrity Agency
Camila Giorgi si è ritirata dal 7 maggio 2024, come comunicato all'International Tennis Integrity Agency

La versione dell'avvocato di Camila Giorgi

Il legale della Giorgi aveva riconosciuto che esisteva un contenzioso passato col Fisco italiano, ma aveva precisato che si trattava di "una somma comunque inferiore ai 50mila euro, quindi dovrebbe pagare le cifre non dichiarate, ma non è reato", aggiungendo che era stata "assolta per omesse dichiarazioni relative al 2013 e al 2014 con dispositivo letto il 14 dicembre del 2023 presso la procura di Prato". L'avvocato aveva peraltro ammesso che fosse "possibile che siano in corso accertamenti per omessa dichiarazione anche negli anni successivi fino al 2016 quando è rientrata in Italia ma è roba di poco conto". Una versione che non collima con le grosse cifre che chiede l'Agenzia delle Entrate, con un atto che peraltro risale alla scorsa estate.

La Giorgi il prossimo 16 luglio dovrà inoltre comparire davanti al GIP di Vicenza per cercare di evitare il rinvio a giudizio con l'accusa di falso ideologico per la vicenda delle false vaccinazioni anti-Covid che la vede coinvolta assieme ad altre 21 persone tra cui la cantante Madame. Scenari che potrebbero aver contribuito non solo a farle appendere la racchetta al chiodo – senza peraltro dirlo a nessuno e sparendo letteralmente nel nulla – ma anche ad espatriare. Camila infatti sarebbe all'estero assieme al suo fidanzato: "Si è ritirata perché era stanca", è la spiegazione del suo avvocato riguardo l'intera vicenda, in attesa che la stessa Giorgi aggiunga qualcos'altro alla scarna comunicazione su Instagram di qualche ora fa in cui confermava il ritiro e diceva di non vedere l'ora "di fornire maggiori informazioni sulle entusiasmanti opportunità future".

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