Cambio al box di Sinner, Vagnozzi cede il posto a Cahill: “Per non rischiare di non sopportarsi più”
Jannik Sinner ha ripreso ad allenarsi a Monte Carlo in vista dei prossimi appuntamenti segnati in calendario nella sua programmazione stagionale, fatta finora in maniera mirabile. Dopo aver vinto i primi due tornei cui ha partecipato nel 2024, l'Australian Open e l'ATP 500 di Rotterdam, il fresco numero 3 al mondo si sposterà negli Stati Uniti per il ‘Sunshine Double', ovvero Indian Wells e Miami. Al primo impegno in California, che scatterà il 6 marzo, Sinner si presenterà con un cambio nel suo box, un'alternanza per turnover fisiologico assolutamente normale, che spiega bene come ad altissimo livello avere uno staff nutrito (con le annesse spese) sia ormai una necessità irrinunciabile.
Dopo che a Melbourne erano presenti tutti, data l'importanza del primo Slam dell'anno, già a Rotterdam il box in tribuna di Jannik era più ‘asciutto' con la presenza solo del coach Simone Vagnozzi e del fisioterapista Giacomo Naldi, che l'anno scorso aveva lasciato la Virtus Bologna di basket dopo 6 anni per unirsi al treno in corsa inarrestabile del 22enne altoatesino.
Portato a casa il trofeo in terra d'Olanda, ci sarà un avvicendamento nella truppa al seguito di Sinner, come ha spiegato Vagnozzi alla Gazzetta dello Sport: "Ora c'è da prepararsi per Indian Wells, ma andrà Darren Cahill, io mi fermo un momento e tornerò per Miami. È anche giusto cambiare un po' formazione, sono con Jannik dall'Australia. È bene prendersi qualche giorno di stacco e cambiare aria per non rischiare di non sopportarsi più…".
Cahill è il ‘supercoach' che è il valore aggiunto, l'uomo che Sinner ha scelto con un obiettivo preciso, reso evidente dal percorso di allenatore dell'ex tennista australiano, che ha portato prima Lleyton Hewitt a diventare il più giovane numero uno al mondo e poi ha fatto lo stesso con Andre Agassi, nel suo caso invece diventato il più anziano. Insomma una che sa come si fa a far compiere l'ultimo difficilissimo gradino che dall'eccellenza fa salire alla leggenda.
E se qualcuno si era chiesto che senso avesse avere uno staff così nutrito (in totale sono 8 i professionisti che lo compongono, dal preparatore atletico al nutrizionista e al mental coach), la risposta è nel vedere come si sta realizzando la scalata di Sinner alla vetta del mondo. Già a Indian Wells il nostro campione potrebbe scalzare Carlos Alcaraz dal numero due del ranking, con Cahill a spingerlo con i consigli giusti dal box.