Calvario senza fine per Rafa Nadal: altri cinque mesi di stop dopo l’operazione
A Parigi si gioca il Roland Garros e Rafa Nadal è a casa. La sua assenza si nota e non poco, non può essere altrimenti considerati i 14 successi dello spagnolo nello Slam sul rosso. Alcaraz e Djokovic sono i favoritissimi e provano a sfruttare l'assenza del re della terra, che non sa quando tornerà a giocare e che proprio in questi giorni è finito nuovamente sotto i ferri. La speranza di rivederlo in campo a novembre per la Coppa Davis sembra già svanire, i tempi di recupero saranno ulteriormente lunghi e il comunicato medico non regala sorrisi né a lui né ai suo tifosi.
Nadal si è fermato definitivamente agli Australian Open. Era la metà di gennaio quando si è infortunato giocando contro Mackenzie McDonald. Annunciò che si sarebbe fermato al massimo otto settimane, sperando di tornare sulla terra. Ma via via ha dovuto rinunciare ai suoi tornei: Monte Carlo, Barcellona, Madrid e Roma e soprattutto il Roland Garros, addio all'edizione 2023 dato in una conferenza stampa molto triste. Rafa quel giorno annunciò che sarebbe tornato nel 2024 o al massimo per le Finals di Coppa Davis, in programma a Siviglia a fine novembre.
Ma anche a quell'obiettivo dovrà molto probabilmente rinunciare. Perché Nadal venerdì 2 giugno è finito sotto i ferri, è stato operato per provare a risolvere chirurgicamente il problema al muscolo psoas sinistro. Un'immagine dal letto di ospedale è stata postata sui profili social dell'ex numero 1 del mondo che ha appena compiuto 37 anni.
Ora è arrivato il comunicato medico sulle condizioni di Nadal che da questo momento in poi dovrà stare fermo ben cinque mesi. Uno stop enorme, che si aggiunge, purtroppo, a cinque mesi di stop già fatti. Praticamente quasi tutto il 2023 è perso e anche poche chance di tornare a vivere l'emozione della Coppa Davis a fine stagione:
L'intervento, eseguito presso la Clinica Teknon di Barcellona dai dottori Marc Philippon, Jaume Vilaró e Angel Ruiz-Cotorro ha dato esito positivo. L'intervento consisteva nella pulizia delle aree fibrotiche e degenerate del tendine sia a livello prossimale e distale, oltre a suturarlo per rinforzarlo adeguatamente. In una seconda fase, è stata anche regolarizzata una vecchia lesione al labbro dell'anca sinistra, che sicuramente aiuterà il tendine ad evolversi meglio. I tempi di recupero ora sono fissati in cinque mesi, tenendo sempre conto del rispetto dei tempi biologici della struttura.
Considerando quindi l'età, la lunga assenza, gli svariati infortuni e soprattutto l'enorme cautela, è complicato pensare a Nadal in Davis a novembre, ma la tenacia di Rafa è stata spessissimo oltre i limiti umani, è un vero esempio, e non sorprenderebbe vederlo in campo prima del previsto, e si spera soprattutto di rivederlo in campo, il più presto possibile.