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Cahill spiega quanto accaduto a Sinner dopo il caso doping: “Logorato fisicamente e mentalmente”

Darren Cahill, uno degli allenatori di Jannik Sinner, ha rotto il silenzio intervenendo sul caso che ha visto protagonista il suo giocatore positivo al doping ma poi scagionato.
A cura di Marco Beltrami
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Darren Cahill, uno dei due allenatori di Jannik Sinner, ha rotto il silenzio intervenendo sul caso che ha visto protagonista il suo giocatore. Prima la positività al Clostebol e poi l'innocenza per il numero uno al mondo che ha pagato a caro prezzo una leggerezza del suo fisioterapista e anche del preparatore atletico. Il supercoach australiano ha affermato con fermezza, che Jannik: "Non farebbe mai una cosa del genere intenzionalmente".

Cahill sul caso della positività di Sinner al doping, e la sua innocenza

Confermata dunque la teoria sposata anche dal tribunale indipendente che ha prosciolto il tennista italiano, secondo qui il fisioterapista Giacomo Naldi non si sarebbe accorto della presenza della sostanza "galeotta" in un farmaco passatogli dal preparatore Ferrara. Naldi si sarebbe curato con questo spray, intervenendo poi per aiutare Sinner e dunque contaminandolo. Cahill infatti ha sottolineato: "Jannik era in una situazione sfortunata. La verità è venuta fuori, nessuna colpa, nessuna negligenza, e spero che possa lasciarsi tutto questo alle spalle e migliorare".

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Perché Sinner ha giocato dopo la mini squalifica: Cahill spiega quanto accaduto

A ESPN, Cahill ha anche spiegato perché al contrario di quanto accaduto ad altri giocatori, a Jannik è stato concesso di giocare dopo la mini squalifica provvisoria: "Il motivo per cui ha potuto giocare subito dopo la breve squalifica provvisoria è perché si trovava nello stesso luogo in cui è avvenuto l'incidente e sono stati in grado di spiegare cosa è successo con lo spray". 

Gli ultimi mesi di Sinner, non semplici

Un'occasione per Cahill per parlare anche dei difficili mesi vissuti da Sinner, fino alle ultime ore quanto il tribunale indipendente ha confermato la sua totale innocenza: "Avreste visto un grande cambiamento nella sua fisicità e nell'entusiasmo di essere in campo, lo ha logorato fisicamente e mentalmente, ha avuto la tonsillite (e) ha perso le Olimpiadi. Non stiamo cercando di alimentare tristezza. Siamo solo grati che non ci sia nessuna squalifica".

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