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Australian Open

Cahill racconta la verità su cosa ha avuto Sinner: “Bianco come un lenzuolo, ora lo ha passato a me”

Il coach di Jannik Sinner, Darren Cahill, racconta con dovizia di particolari cosa ha avuto il campione azzurro alla vigilia e durante il match contro Rune all’Australian Open: “Ci siamo passati tutti”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Il volto sofferto di Sinner nel match contro Rune
Il volto sofferto di Sinner nel match contro Rune
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A distanza di una settimana da quel 20 gennaio in cui Jannik Sinner ha vissuto il suo momento più difficile all'Australian Open durante l'incontro con Holger Rune vinto in quattro set dopo aver richiesto l'intervento medico ed essere stato portato per una decina di minuti in spogliatoio – con annesse parole sospettose del danese ("non so cosa gli abbiano fatto, è rientrato benissimo") – il suo coach Darren Cahill racconta tutta la verità su cosa ha avuto il numero uno al mondo: un "virus" – dice proprio così il 59enne australiano – che ne aveva messo a rischio la stessa partecipazione al match, visto che era "bianco come un lenzuolo". Un malessere poi trasmesso da Sinner a tutti i membri del team, fino allo stesso Cahill che dice adesso di essere lui quello "malmesso".

Il malessere di Sinner nel match contro Rune, tremore e spossatezza: era un virus

Che qualcosa non andasse si era capito dalle immagini drammatiche che avevano mostrato Jannik nel secondo set (poi perso 6-3) non riuscire a interrompere un tremore incontrollabile della mano destra, mentre si teneva l'asciugamano sul volto. Il 23enne campione azzurro appariva spossato, in condizioni ambientali rese durissime dal caldo, visto che il match si giocava in pieno pomeriggio dell'estate australe.

Poi ci sono stati il medical time-out alla fine del quinto game del terzo set, le cure ricevute prima in campo e poi in spogliatoio, e poi ancora la mano provvidenziale data dalla buona sorte sotto forma di rottura della rete, che ha richiesto un lungo intervento per aggiustarla. Durante il quale, Sinner ha potuto ulteriormente recuperare, per poi battere Rune e imboccare il vialone del trionfo che lo avrebbe portato a superare de Minaur, Shelton e Zverev in successione.

Cahill: "Sinner era bianco come un lenzuolo, non sapevamo se avrebbe giocato"

Ebbene, Sinner è stato vicinissimo a non giocarlo proprio quel quarto di finale con Rune – svela adesso Cahill – e solo una prestazione maiuscola che ha attinto a ogni riserva del campione, in un miscuglio di tecnica, preparazione fisica, coraggio e resilienza, lo ha spinto oltre l'ostacolo. Era "bianco come un lenzuolo" e "davvero malmesso" prima e durante la partita, ribadisce il ‘super coach' australiano, aggiungendo che a Jannik sono stati rilevati i "parametri vitali" dallo staff medico durante il match ed è stato "fortunato" a superare l'incontro, aiutato in questo dalle diverse pause.

Sinner a colloquio col suo staff durante il match con Rune, Cahill è il primo a destra
Sinner a colloquio col suo staff durante il match con Rune, Cahill è il primo a destra

"Adesso sono io malmesso, l'ho preso da lui – racconta Cahill a SEN – E l'altro suo coach (Vagnozzi, ndr) era davvero malmesso nei due giorni dopo che l'aveva avuto Sinner. Ci siamo passati tutti. Stava piuttosto male, non sapevamo se sarebbe sceso in campo. Stava così male. Sapevamo dal giorno prima che non si sentiva bene, quindi è andato a letto presto. Abbiamo annullato il suo allenamento, doveva giocare verso le 14:30 del pomeriggio, nel caldo della giornata. Avevamo prenotato un riscaldamento per la mattina e lo abbiamo annullato e spostato a mezzogiorno. Quando si è presentato in campo sembrava bianco come un lenzuolo".

"Jannik è stato fortunato, aiutato dalle pause del match"

"Abbiamo annullato tutti gli allenamenti – continua il racconto di Cahill sulla routine stravolta prima del match con Rune siamo andati dal medico, gli hanno dato dei gel per fornirgli energia. Si è riposato, ha fatto un bagno ghiacciato per ripartire e lo abbiamo buttato in campo freddo. È stato un po' fortunato in quella partita, era a metà del terzo set, ha chiamato i medici per farsi misurare la temperatura e i parametri vitali. Avevano difficoltà a farlo in campo, quindi lo hanno fatto in spogliatoio, così lui ha potuto riposare un po' di più e credo che siano passati circa 10 minuti fin quando è rientrato in campo e ci è passato proprio davanti, e abbiamo potuto vedere che il colore del suo viso era cambiato un po'. Era bianco quando era uscito, aveva di nuovo un po' di colore sul viso quando è tornato".

Sinner assistito dal personale medico dell'Australian Open nel terzo set con Rune, sarebbe poi andato in spogliatoio
Sinner assistito dal personale medico dell'Australian Open nel terzo set con Rune, sarebbe poi andato in spogliatoio

Poi è arrivata la rottura della rete, provocata peraltro da un servizio dello stesso Sinner: "Quindi ha avuto altri 20 minuti per recuperare. È stato un po' fortunato in quella partita, ma una volta superato il momento si è sentito molto meglio il giorno dopo e andando avanti". Il resto è storia: de Minaur triturato, Shelton portato a lezione, Zverev annichilito. Senza perdere neanche un set, una marcia trionfale verso la grandezza.

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