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ATP Masters 1000 Madrid di tennis

Bublik spiazza l’arbitro a Madrid: “Ricordi quando il tennis era facile? Questo tizio, che roba è?”

Il tennista kazako durante la partita degli ottavi del 1000 di Madrid con Mensik ha fatto una particolare riflessione e l’ha rivolta all’arbitro Lahyani. Le parole di Bublik non passeranno inosservate.
A cura di Alessio Morra
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Unico. Uno come Alexander Bublik è difficile trovarlo. Certo nel tennis di personaggi particolari ce ne sono, e non pochi. Ma il kazako è insuperabile. Lo sanno anche i colleghi che nemmeno si infervorano quando serve da sotto o tira fuori un coniglio dal cilindro dei suoi. Da Madrid, dove ha giocato il torneo 1000, ha tirato fuori un'altra perla in un cambio di campo, dove ha esaltato Mensik e ha tirato una bordata a una sfilza di tennisti.

Mensik batte Bublik ed è ai quarti del 1000 di Madrid

Che Mensik sia un baby fenomeno era chiaro, ma nessuno pensava che così rapidamente sarebbe salito così velocemente ai piani alti del tennis. Il ceco ha vinto il torneo di Miami e ora è on fire pure a Madrid, dove negli ottavi ha spazzato via Bublik, sconfitto con il punteggio di 6-3 6-2. Mensik è ai quarti e non sarà facile con lui né per Zverev né per Cerundolo.

Le parole di Bublik all'arbitro durante la sfida con Mensik

Bublik ci ha provato, si è impegnato, ma ha capitato rapidamente che la partita era compromessa. A un cambio di campo, scorato, ma con la sua solita sagacia e il suo humor tutto suo si è rivolto all'arbitro, lo svedese Lahyani che si disseta contemporaneamente, e gli dice: "Ricordi quando il tennis era facile? Cinque anni fa, era facilissimo giocare a tennis. C'era un sacco di gente a caso nella Top 50, che si muoveva a malapena. Ora questo tizio (Mensik ndr) non è nemmeno nella Top 10. Il **** è quello?"

La riflessione di Bublik sul tennis

Bublik da anni è nel circuito, ha una certa esperienza e in un solo colpo ha esaltato Mensik, di fatto predicendogli un grande futuro – ma in realtà già un grande presente – e ha sparato a zero contro una serie di tennisti che sono arrivati nella top 50 non si può dire certo in modo quasi inconsapevole in posizioni che contano ma che non avevano tanto talento e grandi qualità. Ora tocca pensare a chi si riferisse Bublik, ed è un bel giochino per gli appassionati.

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