Bublik resta di sasso, il centrale di Wimbledon impazzisce: Rublev ha fatto una cosa mai vista
Il match di ottavi di finale del torneo di Wimbledon tra il russo Andrey Rublev e il kazako Alexander Bublik è stato spettacolare e combattuto, con una conclusione al quinto set che ha trascinato l'entusiasmo del pubblico del campo centrale dell'All England Club. Alla fine l'ha spuntata Rublev, che dunque si è preso la rivincita dopo la fresca sconfitta con lo stesso avversario nella finale di Halle.
Il 25enne moscovita si è mostrato molto solido, non perdendo mai il servizio nel corso della partita: i due set concessi a Bublik (il terzo e il quarto) li ha infatti persi al tie-break, dopo aver avuto due match point nel quarto. Sul due set pari, Rublev ha fatto il break decisivo al settimo gioco, poi sul 5-4 e 30-15 ha messo a segno uno dei punti più belli mai visti. Una prodezza tale che Bublik, che già credeva di aver portato a casa il punto, è rimasto immobile per parecchi secondi, letteralmente di sasso, mentre il centrale di Wimbledon esplodeva a sua volta incredulo.
Tutti in piedi ad applaudire e non poteva essere diversamente, visto cosa è stato capace di fare Rublev. Il russo, dopo aver servito, ha preso in mano lo scambio facendo fare il tergicristalli a Bublik, che tuttavia – messo nel suo angolo sinistro – ha scaraventato un rovescio lungolinea in corsa che appariva vincente agli occhi di chiunque. Ma Rublev non si è arreso e si è tuffato sull'erba, riuscendo non solo a colpire la pallina, ma anche a ributtarla nel campo dell'avversario, che nel frattempo si era fermato essendo sicuro che lo scambio fosse finito.
E dunque dal possibile 30 pari si è andati invece sul 40-15 e due match point: a quel punto il numero 7 al mondo ha chiuso la pratica con un ace. "Uno dei colpi più straordinari che il mondo del tennis abbia mai visto", è stato detto a Rublev nell'intervista dopo il match.
Il russo si è schermito, suscitando la partecipazione del pubblico: "È stato probabilmente il colpo più fortunato di sempre. È stata solo fortuna, nient'altro, non credo di poterlo fare ancora una volta". Tanta umiltà, ma in quel colpo c'era davvero tutto: talento, reattività neuromuscolare, forza di volontà mostruosa. Tutte doti che a Rublev serviranno nei quarti di finale, dove affronterà Novak Djokovic.