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Bublik dai due volti, prima impazzisce e poi dà una lezione di classe a tutti a Marsiglia

Bublik scatenato a Marsiglia, prima distrugge la racchetta e poi concede la scena a Gasquet sorprendendo l’intervistatore.
A cura di Marco Beltrami
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Alexander Bublik è imprevedibile e lo ha dimostrato ancora una volta nel torneo di Marsiglia. Il kazako ha vissuto la solita partita intensa, contro Richard Gasquet al suo ultimo match nella città transalpina. È passato dalla rabbia incontenibile che lo ha portato ad uno sfogo plateale contro la racchetta ad un gesto di grande signorilità nei confronti del suo avversario battuto in due set.

Il folle sfogo di Bublik nel match contro Gasquet a Marsiglia

L'avvio di partita di Bublik è stato disastroso. In pochi minuti il 27enne numero 48 al mondo si è ritrovato sotto di tre game. Proprio in occasione del punto che ha permesso al francese di allungare ancora, momento di estrema frustrazione da parte del giocatore kazako. Sotto la postazione dell'arbitro, ecco il clamoroso sfogo con colpi ripetuti e violenti con la racchetta sul cemento di Montpellier. La volontà di distruggere l'attrezzo si è concretizzata rapidamente, con la racchetta letteralmente accartocciata.

Senza fare una piega poi Bublik che ha incassato il warning sacrosanto del giudice di sedia, ha regalato quello che restava dell'oggetto al pubblico, tornando poi in campo come se nulla fosse con un'altra racchetta. Un modo di sfogare la tensione per Alexander che si è poi ripreso, come confermato dal recupero dal 4-1 che gli ha permesso di chiudere il primo set con il risultato di 6-4.

La classe di Bublik che ha dedicato la scena a Gasquet

Una mazzata per Gasquet che ha poi perso anche il secondo set e la partita con lo stesso punteggio. Bublik si è fatto perdonare nel finale di match al momento dei saluti e del terzo tempo con l'avversario. Prima il kazako si è fatto da parte lasciando la scena e gli applausi a Gasquet che sta vivendo la sua ultima stagione, e poi durante l'intervista ha sorpreso anche il suo interlocutore:  "Ho una domanda, perché tu stai intervistando me e non lui? Ha una carriera spettacolare, è stato 20 anni nel Tour, 1012 partite. Non penso che c'arriverò mai anche mettendo insieme tutti i miei numeri. Immagino che debba essere una bella sensazione giocare l'ultima volta a Marsiglia dopo così tanti anni. Gli auguro un grande ritiro. Ora non si tratta di me, è una leggenda e gli auguro tanta fortuna"

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