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Brooksby e Thompson impazziscono: ingiustificabili scatti di violenza, i raccattapalle rischiano

Escalation di episodi di violenza nel tennis e in particolare nel Masters di Miami. Prima Brooksby e poi Thompson hanno perso la testa, con i raccattapalle che hanno rischiato grosso.
A cura di Marco Beltrami
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Cosa sta succedendo nel mondo del tennis? È quello che in tanti si chiedono dopo una vera e propria escalation di episodi violenti, che hanno rischiato anche di avere conseguenze gravi. Sotto la lente d'ingrandimento in particolare due situazioni, andate in scena nell'ultima tornata di match del Masters 1000 di Miami. Protagonisti il giovane tennista americano Jenson Brooksby e l'australiano Jordan Thompson finiti nell'occhio del ciclone per un pessimo comportamento.

Prima i ripetuti e violenti colpi con la racchetta di Zverev al sediolino dell'arbitro, costatigli la squalifica ad Acapulco, e poi il lancio della racchetta di Nick Kyrgios a Indian Wells nella sfida contro Nadal che per poco non ha centrato un raccattapalle. Una situazione molto simile a quest'ultima è andata in scena a Miami nel confronto tra Brooksby e l'argentino Coria. La tensione per una sfida molto tirata ha giocato un brutto scherzo al primo, che nel terzo parziale ha reagito male ad un errore.

Il 21enne ha scagliato il suo attrezzo sul cemento americano. La racchetta con una traiettoria inaspettata è finita vicino ai teloni alle sue spalle, colpendo fortunatamente non in maniera grave il raccattapalle. Il "Ball boy" è riuscito a spostarsi in tempo aprendo le gambe e riducendo così, le conseguenze dell'impatto. Se subito il talento di Sacramento non ha fatto una piega, senza chiedere nulla al giovane colpito, nel post-partita il vincitore Brooksby si è scusato con il ragazzo. Questo però non gli è bastato per dribblare critiche feroci.

In tanti hanno chiesto un provvedimento disciplinare pesante, come quello preso da Zverev. Tra questi, anche il suo avversario Federico Coria, che non ha usato parole tenere, raccontando la sua delusione per la mancata squalifica dell'americano: "Se colpisci qualcuno in campo, dovresti essere squalificato direttamente. L'ATP dovrà fare chiarezza sulle regole da seguire. Ho detto Carlos (Bernardes, l'arbitro) che sono deluso perché subito non ha nemmeno chiesto al raccattapalle come stesse. Non so perché si è comportato così. Se l'avesse fatto un giocatore "latino", sarebbe stato sospeso per tre mesi".

Thompson s'infuria e spaventa una raccatapalle
Thompson s'infuria e spaventa una raccatapalle

Poche ore dopo Brooksby ecco un altro episodio di frustrazione sui campi del Masters di Miami. Protagonista in questa occasione l'australiano Jordan Thompson, impegnato contro il francese Tsonga. Dopo aver spedito una palla a rete, il giocatore di Sydney, ha scagliato una palla fuori dall'impianto con rabbia. Il tutto però molto vicino alla raccattapalle posizionata a ridosso della rete, che si è spaventata e non poco proteggendosi con le mani. Un'altra brutta scena, che ha spinto tifosi e addetti ai lavori a prendere provvedimenti immediati e pesanti.

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