Bronzetti danneggiata da un grave errore arbitrale, nel ko con Townsend: la svista è incredibile
Lucia Bronzetti è stata eliminata nel primo turno del torneo WTA di Miami. La tennista italiana aveva i favori del pronostico ma è stata sconfitta al primo turno dall'americana Townsend. Nell'ultimo game della partita c'è stato un clamoroso arbitrale che non si può dire abbia influito sull'esito finale, ma è una svista troppo grave per passare inosservata. Townsend affronterà Mertens nel secondo turno. All'Italia in campo femminile restano comunque in tabellone: Paolini, Trevisan, Cocciaretto e Giorgi.
Al di là della classifica, questo era comunque un match insidioso per Lucia Bronzetti che al Miami Open ha pescato la peggiore delle tenniste che avevano superato le qualificazioni e cioè Taylor Townsend, che in passato ha ottenuti buonissimi risultati con un gioco estremamente d'attacco. L'americana si è imposta con il punteggio di 3-6 6-3 6-4. Fin qui la cronaca, secca, asciutta, ma nell'ultimo gioco c'è stata una clamorosa svista del giudice di sedia che ha commesso una topica davvero di alto livello.
Townsend serve per il match sul 5-4 del terzo set, vince i primi due punti. Sul 30-0 è a due punti match, che di fatto è in pugno. Continua a giocare all'attacco. La giocatrice serve bene, gioca un buon colpo d'approccio, poi prova a chiudere a rete, Bronzetti respinge l'attacco con un pallonetto che termina fuori, però, ed è 40-0. Ci sono tre matchpoint.
La tennista italiana con garbo, a questo punto anche estremo, protesta, alza la mano, come a segnalare un errore. Un errore di Townsend e di chi decide e cioè il giudice di sedia, che non ha clamorosamente visto un tocco con la racchetta della statunitense, avvenuto ben prima che la palla toccasse terra.
Quindi il punto era di Bronzetti. L'arbitro non se ne accorge, non si usa in questo caso la Review, e si procede. Pochi secondi dopo la partita si chiude, vince Townsend, che tornerà in campo contro la numero 28 al mondo: la belga Elise Mertens. Per Bronzetti l'amaro in bocca è davvero forte. Sia per la sconfitta che per l'errore.