Brancaccio attacca gli scommettitori al Challenger di Napoli: “Tifo vergognoso contro un napoletano”
Raul Brancaccio è indignato e arrabbiato per quanto accaduto al torneo di tennis Challenger di Napoli. Il tennista padrone di casa (è nato a Torre del Greco) ha vissuto una situazione surreale che è diventata un caso nella partita persa contro l'ottava testa di serie Herbert. Il numero 321 al mondo non è riuscito a sfruttare ben 7 match point nel secondo set, dovendo fare i conti con un contesto surreale: i tifosi presenti invece di tifare per lui hanno supportato a gran voce il francese. Il motivo? Le scommesse.
Tennis, cosa è successo a Brancaccio al Challenger di Napoli
Infatti quelli che urlavano sugli spalti per incitare il giocatore transalpino e non il tennista che sarebbe dovuto essere il beniamino del pubblico, erano motivati dal fatto di aver puntato sul primo. Una bolgia che ha sorpreso il povero Brancaccio che non si aspettava questo nella sua Napoli. Una mazzata dal punto di vista psicologico, con alcuni tifosi che senza nascondersi hanno proprio fatto riferimento alle scommesse durante il loro incitamento.
Dopo aver perso il secondo set malamente, è arrivato anche il 6-0 nel terzo che ha chiuso l'avventura napoletana di Raul. Quest'ultimo ha affidato i suoi pensieri ad una lettera su Instagram molto forte: "Ho bisogno di scrivere ciò che penso, so che molte volte il silenzio parla più di mille parole, ma in questi casi bisogna proprio parlare… Prima di tutto, volevo ringraziare il direttore del Challenger di Napoli, Alessandro Motti, per avermi dato la possibilità di poter giocare questo bellissimo torneo che seguivo già da quando ero piccolo. Grazie per aver avuto fiducia in me e spero averla ripagata in modo degno! Dunque volevo dedicare questo post a tutte quelle persone che ieri facevano il tifo, quasi da stadio, contro di me".
Lo sfogo di Brancaccio contro gli scommettitori al Challenger di Napoli
E qui ecco l'attacco pesantissimo senza troppi giri di parole: "Gente IGNORANTE, INUTILE e VERGOGNOSA che rovina uno sport così bello solo per vincere scommesse e bollette. Richiamo un esame di coscienza a tutti voi, per il bene dello sport e per il rispetto a tutti i giocatori che offrono uno spettacolo degno di applausi. Sono nato a TORRE DEL GRECO e sono fiero di essere corallino, nato e cresciuto in questa zona e ho sempre cercato di portare il nome di Napoli più in alto possibile. Ma perdonatemi che vi dica che sono contento di non viverci più, perché siete l’esempio di un popolo IGNORANTE! Un torneo così importante a Napoli e tifare contro l’unico napoletano in gara è veramente VERGOGNOSO!"
In chiusura Brancaccio, che tra i commenti ha incassato la solidarietà di tanti compagni come Andrea Vavassori, si è mostrato comunque intenzionato a non mollare: "Sono molto deluso da voi, ma in parte vi ringrazio per permettermi di fare rumore dopo quello successo ieri. Vi ringrazio perché grazie a voi ci siamo fatti riconoscere e per l’ennesima volta abbiamo fatto una figura di Mer.. Cambiate, per il vostro bene, ma se la prossima volta continuerete a tifarmi contro, fatelo più forte, perché più lo farete più ne uscirò forte. Io continuo a inseguire i miei sogni. Grazie a tutti gli amici e alla mia famiglia che era lì per incoraggiarmi in questi momenti difficili, grazie per avermi supportato in ogni momento, grazie per essere sempre lì".