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Bonzi non ne può più, succede dopo ogni partita: “Mi dicono che uccideranno la mia famiglia”

Il tennista francese ha denunciato una situazione incresciosa, parlando dei tanti messaggi beceri che riceve dopo i match sui social.
A cura di Marco Beltrami
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La vita degli atleti professionisti non è solo rose e fiori. Bisogna necessariamente avere le "spalle larghe" nei momenti di difficoltà, inevitabili. Non è facile spesso isolarsi e concentrarsi solo sul proprio lavoro, soprattutto all'epoca dei social network dove basta poco per ritrovarsi travolti da commenti tutt'altro che piacevoli, anche assolutamente gratuiti. Un esempio di tutto questo arriva ancora una volta dal mondo del tennis e in particolare da Benjamin Bonzi, tennista francese reduce da un buon 2022.

Il 26enne numero 62 della classifica ATP in questa annata ormai agli sgoccioli ha raggiunto il suo best ranking (44), e conquistato anche le prime semifinali a livello del circuito maggiore. Bonzi dunque dopo una lunga gavetta rientra con costanza nei tabelloni degli appuntamenti più prestigiosi, con sempre più visibilità. Questo purtroppo però gli ha causato un inaspettato problema. Come suoi colleghi, e in particolare il connazionale Paire, Bonzi ha sottolineato la grande pressione psicologica subita sui social.

Infatti il francese ha ammesso di essere continuamente oggetto di insulti feroci. Da parte di chi? Il tifo non c'entra, visto che a farsi sentire in modo becero sono scommettitori scontenti, che esternano la propria frustrazione per i risultati del tennista con parole inaccettabili. In un'intervista a La Provence, Bonzi ha dichiarato: "Non capisco come la stupidità umana possa arrivare così lontano". Su Instagram in particolare il povero giocatore transalpino fa i conti in privato con "dieci, venti, trenta, fino a cinquanta" messaggi aggressivi dopo le partite.

La situazione è peggiorata da quando Bonzi gioca a più alti livelli e non dipende da eventuali sconfitte: "Più visibilità hai, più grandi partite giochi, più si intensifica. Succede anche  quando vinco perché magari ho fatto perdere la scommessa del ragazzo". Questa situazione va avanti da anni e anni, per il francese che ricorda anche la prima volta: "Era in un Futures, e avevo conquistato i primi punti ATP. Nel 2014, Avevo 17, 18 anni. All'epoca la presi un po' per un attacco personale, libero".

Le cose sono andate sempre peggio e non mancano minacce di morte, per lui e per i suoi cari da parte di utenti che si nascondono dietro soprannomi: "Mi augurano che mi spezzi le gambe, che non giochi mai più. Ti dicono che ti troveranno, uccideranno la tua famiglia. Alcuni non si sforzano nemmeno di scrivere qualcosa che tu capirai, ma lo sai bene che questi sono insulti".

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