Binaghi svela la crisi di Sinner bambino: “Non mi fanno fare niente perché non parlo bene l’italiano”
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Ad oggi è passato un sesto della squalifica di tre mesi di Jannik Sinner, che l'accordo conciliativo con la WADA fa decorrere dallo scorso 9 febbraio fino al 4 maggio, ovvero tre giorni prima dell'inizio degli Internazionali d'Italia. Il 23enne campione azzurro è tornato nella sua Sesto, abbandonandosi all'abbraccio della famiglia e a qualche sciata rilassante. L'obiettivo è approfittare della sosta per ricaricare le batterie, dopo una striscia di 21 vittorie di fila culminate nel trionfo bis all'Australian Open. Riposo assoluto dunque, prima di ripartire con la preparazione fisica e poi con gli allenamenti con qualche sparring, nel recinto delle limitazioni cui deve sottostare un atleta sospeso. Sinner può contare sull'appoggio totale della Federtennis, il presidente Angelo Binaghi sa di avere un gioiello raro, del quale racconta un aneddoto mai uscito prima. Si parla dello Jannik bambino e della sua difficoltà con la lingua italiana, lui di madre lingua tedesca.
L'aneddoto del presidente Binaghi su Sinner: "Chiamò casa e chiese ai genitori di andarlo subito a prendere"
"A 11 anni, quando ancora era indeciso tra sci e tennis, come tutti i migliori Under 12 d'Italia Jannik venne invitato dalla Federtennis ai centri estivi – ricorda Binaghi al Corriere della Sera – Arriva a Serramazzoni, ma dopo pochi giorni chiama casa e chiede ai genitori di andarlo subito a prendere. Non mi fanno fare niente perché non parlo bene l’italiano, si lamenta. Poi tutto è stato risolto. Stavamo per commettere un omicidio tennistico! E sarebbe stato da ergastolo…".

Non è un segreto del resto che Sinner, nato a San Candido in provincia di Bolzano, da piccolo non parlasse per nulla italiano. Nulla a che vedere con la sua italianità al 100%, rivendicata così da lui in passato: "Mi sono sempre sentito italiano e sono molto orgoglioso di esserlo: a 7 anni facevo i campionati di sci coi ragazzini italiani, a 14 in Liguria i miei compagni erano italiani. Ma poi, noi parliamo il nostro dialetto tedesco, ma anche in Sicilia parlano un dialetto che nelle altre parti d'Italia non capiscono, no?".
Sinner numero uno matematicamente fino a Monte Carlo: arriverà a 44 settimane di fila
Un italiano al vertice della classifica mondiale del tennis ormai da 39 settimane consecutive, ma Sinner è già sicuro di arrivare a 44 settimane, visto che matematicamente nessuno lo potrà superare fino al torneo di Monte Carlo. Sia Zverev che Alcaraz sono ben lontani dall'avere la continuità del nostro campione: entrambi hanno perso nei quarti di finale la scorsa settimana (a Rio de Janeiro il tedesco, a Doha lo spagnolo) e continuano ad avere un distacco abissale nella classifica ATP dal numero uno, rispettivamente 3195 e 3820 punti. Con le sue 44 settimane di fila da numero uno, Sinner scavalcherà nella speciale classifica Nastase, Murray e Kuerten, portandosi al 13simo posto all-time.
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Ma anche dall'inizio di Monte Carlo (6 aprile) fino alla partenza di Roma (7 maggio) è davvero molto difficile che Zverev o Alcaraz riescano nel sorpasso: lo scenario più probabile è che Jannik si presenti al Foro Italico ancora da numero uno, occupando in maniera regale assieme alla sua famiglia la suite personale annunciata dallo stesso Binaghi.