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Binaghi: “Sinner in Italia non può più vivere. Avrà quello che Djokovic ci aveva chiesto a Roma”

Jannik Sinner a Roma avrà un trattamento speciale, come spiegato dal presidente federale Binaghi nella conferenza di presentazione degli Internazionali d’Italia.
A cura di Marco Beltrami
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Jannik Sinner potrà contare su un trattamento speciale ai prossimi Internazionali d'Italia in programma a Roma. Il numero uno del mondo che tornerà in campo sulla terra rossa del Foro Italico dopo la sospensione di tre mesi per l'accordo con WADA, potrà contare su un vero e proprio "luogo protetto" che gli consenta di prepararsi al meglio per le battaglie sportive capitoline. Proprio come ha voluto in passato Novak Djokovic. Lo ha annunciato il presidente della FITP Binaghi, in occasione della presentazione del nuovo progetto dell'attesissimo torneo.

Sinner agli Internazionali di Roma in un luogo speciale, lo aveva chiesto anche Djokovic

Il massimo dirigente federale ha sottolineato la necessità di preservare Sinner che potrebbe essere letteralmente travolto dall'affetto di tifosi e appassionati. Ecco allora il progetto di Binaghi che ha pensato ad una soluzione in stile Nole: "Sinner in Italia non può più vivere. Lui tra l'altro è a totale disposizione e questo aggrava la problematica e quindi come fatto l'anno scorso, abbiamo pensato, sulla falsariga di quello che ci aveva chiesto Djokovic negli anni precedenti, di provare a creare un luogo, un Fort Apache, per rilassarsi e preparare il match per spendere meno energie possibili".

Binaghi in conferenza stampa, la presentazione del torneo di Roma

Idee chiare per la Federazione pronta a rinunciare ad una parte dell'area riservata alla lounge per concederla al primo giocatore del ranking ATP: "Cediamo noi una piccola parte della nostra lounge al Foro Italico a Jannik, se lo vorrà, perché pensiamo debba essere protetto in questa settimana". D'altronde Jannik rappresenta uno stimolo per il nostro movimento tennistico che sogna anche in futuro di tagliare nuovi traguardi: "Noi secondi dietro il calcio e dietro i grandi slam non ci vogliamo rimanere tutta la vita. Così come ha fatto Sinner vogliamo provare ad arrivare in vetta, è questo il nostro unico obiettivo. Ma credo che questo grande entusiasmo faccia fare corse troppo affrettate, siamo campioni del mondo nel tennis a squadre, abbiamo il n.1 e dobbiamo essere curiosi e legittimamente ambiziosi, accompagnati sempre per mano dal Governo".

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Roma quinto Slam, le parole di Binaghi

Si è parlato a tal proposito del sogno di avere a Roma il quinto Slam, anche attraverso un allargamento dell'intero site che ospita l'evento: "Ho letto l'indiscrezione tra un allargamento del site e un possibile quinto slam e l'acquisto dello spazio del torneo di Madrid. Credo che faccia fare considerazioni affrettate. Dobbiamo essere legittimamente ambiziosi. Se anche avessimo partecipato alla gara di Madrid, queste gare impongono riservatezza totale e non posso rispondere. Noi non vogliamo rimanere secondi dietro al calcio e dietro agli altri slam. Unico nostro obiettivo e' questo".

D'altronde i numeri citati da Binaghi sono importanti, con una crescita esponenziale, anche nella scorsa stagione senza Sinner, Berrettini, Alcaraz: "Negli ultimi 10 anni dal 2014 al 2024 le presenze sono più che raddoppiate e la nostra previsione, con prevendita al 27%, è di una ulteriore crescita prospettica. Ma la crescita non è stato un fenomeno estemporaneo ma stabile e collegato alla crescita del tennis italiano e supportato da due fenomeni differenti che continueranno a farsi sentire: i risultati dei nostri giovani atleti e secondo aspetto una nuova gestione del torneo e della Federazione, con il tennis all'aperto che è lo sport con maggiore valore social".

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