Binaghi indica a Jannik Sinner chi è davvero il suo nemico: “Serve avere degli imbecilli”
Jannik Sinner tace, non raccoglie quelle che non sono più critiche, ma attacchi sempre più pesanti sul piano personale: Nick Kyrgios ormai ha superato ogni limite della correttezza e dell'onestà intellettuale, senza che nessuno provi a contestarne le affermazioni – basate sulla menzogna – che il campione azzurro sia dopato, quando non solo è stato assolto dall'ITIA ma anche la stessa WADA nel suo ricorso al TAS sottolinea che non è un imbroglione ma al massimo uno che non ha fatto attenzione a possibili contaminazioni di prodotti usati da suoi collaboratori. Kyrgios finge di non sapere niente di tutto questo e continua nella sua narrazione sulla disonestà di Sinner, arrivando a sperare di affrontarlo al prossimo Australian Open per aizzare tutto il pubblico contro l'altoatesino, trasformando un campo da tennis in un girone dantesco soltanto per ergersi a protagonista. "Un imbecille", lo definisce senza mezzi termini il presidente della Federtennis Angelo Binaghi.
Il presidente della Federtennis Binaghi distrugge Kyrgios: "Serve avere imbecilli che ti attacchino"
"Ho detto a Jannik che serve anche avere degli imbecilli che ti attacchino nella vita, così come succede a lui – spiega il numero uno del tennis italiano a margine della cerimonia dei Collari d'Oro a Roma – Sono ulteriori onori, mi preoccuperei se uno come Kyrgios dicesse che stiamo facendo bene. Se si incontrassero in Australia io ci sono e due risate me le farei".
Kyrgios è al rientro dopo aver giocato un solo match negli ultimi due anni, fermato prima da un'operazione al menisco e poi da un altro intervento più serio al polso: il 29enne australiano tornerà a giocare prima all'ATP 250 di Brisbane (dove è stato appena annunciato che scenderà in campo anche in doppio assieme a Novak Djokovic), poi nell'attesissimo appuntamento del Grande Slam a Melbourne. Nick è ormai preda del suo personaggio di ‘anti-Sinner h24' e sogna con tutte le sue forze di essere sorteggiato contro il numero uno al mondo per dargli una bella lezione "senza pomate", come pure ha scritto in uno dei suoi deliranti post: "Ci ho pensato, se giocassi con lui all'Australian Open, proverei a fare in modo che ogni singola persona del pubblico si scagli contro di lui. Trasformerei tutto in una rivolta assoluta. Potrei perdere tutto il rispetto, andrebbe a farsi benedire e farei qualsiasi cosa per vincere".
Tutto si basa su un assunto assolutamente falso, che Sinner abbia fatto uso di doping intenzionalmente, ed al riguardo Binaghi è chiaro: "Non servono più commenti, anche gli accusatori della Wada sostengono la ricostruzione fatta da Sinner, rimane uno degli atleti più puliti ed esemplari dello sport mondiale, poi è successo questo incidente ma sta diventando un caso di scuola. Cambieranno le regole e non è giusto lasciare un ragazzo incolpevole sulla graticola così tanto tempo".