Berrettini vince e fa un video commovente per il fratello Jacopo: “Ti volevo dire che ti voglio bene”
Matteo Berrettini torna in una semifinale di un torneo del circuito maggiore dell'ATP (dopo quella del challenger di Phoenix) dopo un anno e mezzo di grandi sofferenze. Sofferenze fisiche a causa degli infortuni, ma non solo quelle, a causa delle voci che lo davano ormai per finito ad alto livello e mettevano in discussione la sua voglia di soffrire per tornare ai vertici, mettendo in mezzo in maniera assurda la sua vita privata. Berrettini invece non ha mai mollato, è in semifinale a Marrakech dopo aver battuto nei quarti il fraterno amico Lorenzo Sonego, e dopo la partita ha registrato un video molto toccante per il fratello Jacopo, anch'egli vittorioso oggi a Barletta nel locale torneo challenger: "Sono fiero di te, ti volevo dire che ti voglio bene".
Giornata di grandi emozioni per Matteo, che a quasi 28 anni (li compirà il 12 aprile) è dovuto ripartire praticamente da zero dopo i tanti mesi di stop: l'ultimo match giocato prima del rientro a Phoenix era stato quello in cui si era ritirato contro Rinderknech allo US Open lo scorso 31 agosto, uscendo dal campo in lacrime. Berrettini è ripartito con una classifica oltre la 100sima posizione davvero mortificante per chi come lui era stato numero 6 ed aveva giocato la finale di Wimbledon, perdendola nel 2021 contro Djokovic. Perché la gente ha memoria corta, ma prima della Sinner-mania era Berrettini-mania, con Matteo che pareva essere lui quello destinato a far vincere nuovamente un torneo del Grande Slam all'Italia dopo mezzo secolo di attesa.
Dopo la finale persa nel challenger di Phoenix contro Borges, Berrettini è andato ad assaggiare nuovamente il grande tennis a Miami, perdendo in tre set da Andy Murray, poi si è presentato in Marocco per l'ATP 250 di Marrakech, inizio della stagione sulla terra battuta. Matteo ha battuto nell'ordine Shevchenko, Munar e oggi in due set il connazionale Sonego. Un amico vero, come ha dimostrato il bellissimo abbraccio tra i due a fine partita, e poi il sorriso del torinese, che davvero non riusciva ad essere triste di fronte alla gioia di Matteo per la ritrovata competitività.
L'amicizia vera è così, gioisce delle gioie di chi ci è caro, anche se ci costa qualcosa. Matteo sapeva cosa provava Lorenzo, non c'era bisogno di parole: "Ci conosciamo molto bene da quando eravamo bambini, avevamo 8-9 anni, abbiamo fatto questa carriera assieme", ha detto Berrettini dopo il match, dedicando poi un pensiero pieno d'amore per il fratello Jacopo, più giovane di due anni, che proprio oggi ha superato i quarti del challenger di Barletta battendo in rimonta in tre set il rumeno Filip Cristian Jianu, quasi 600 posizioni meglio di lui nella classifica mondiale.
Già, perché Jacopo Berrettini è numero 878 del ranking in singolare, la sua classifica migliore è stata numero 388 nel 2019. Insomma, siamo su livelli molto diversi rispetto al fratello. Tuttavia, per un allineamento dei pianeti tennistici e un filo dei sentimenti che correva da Marrakech a Barletta, nel giorno in cui Matteo è tornato in una semifinale dopo così tanto tempo, Jacopo ha fatto altrettanto in Puglia, ottenendo il miglior risultato in carriera. Un match, quello del minore dei Berrettini, cui il maggiore ha assistito prima di scendere in campo in Marocco, come ha detto lui stesso al fratello nel video registrato e pubblicato sui social dall'ATP.
"Questo è un video divertente, però anche di molta felicità, perché è dedicato a mio fratello che ha raggiunto la prima semifinale in un ATP challenger e sono ovviamente super fiero di lui, lo sarei stato anche se non avesse raggiunto la semifinale, però a maggior ragione. Una grandissima partita, che ho visto in streaming prima del mio match, quindi mi hai fatto stressare ancora di più. Ti volevo dire che ti voglio bene e sono fiero di te. Domani abbiamo un altro match da giocare. Scusami per i capelli, sono uscito adesso dal campo. Daje", ha detto Matteo, davvero radioso. Oltre al video, il tweet dell'ATP contiene una foto che lo mostra bambino assieme al piccolo Jacopo. Un giorno da ricordare, questo 5 aprile 2024. Quando si condivide e ci si vuol bene, vale infinitamente di più.