Berrettini sotto attacco per la storia con Melissa Satta: “Non è una colpa se ci siamo trovati”
La crisi di Matteo Berrettini ha una sola ragione, il tribunale social lo ha già processato per direttissima emettendo un verdetto severo: la colpa del suo crollo fisico, della sua forma al momento precaria, dei suoi risultati deludenti è tutta di Melissa Satta. Per farla breve, la relazione con la show girl, modella e conduttrice televisiva (ex di Kevin Prince Boateng, dal quale ha avuto un figlio, Maddox) sarebbe il suo punto debole come se nel suo cuore (e nella sua testa) non ci fosse più spazio per altro.
Scarico. Distratto. Gli occhi non sono più quelli della tigre, nell'animo c'è un altro fuoco che arde. Così viene descritto il tennista romano, al punto da fare una brutta figura a Indian Wells dov'è stato eliminato all'esordio dal numero 103 al mondo, il giapponese Tarō Daniel. Quel tonfo fragoroso non è stato perdonato al giocatore che meno di due anni fa contendeva il titolo di Wimbledon a Novak Djokovic e adesso è costretto a disputare trofei di rilievo minore per risalire la china. Per molti è il segnale evidente della sua crisi dopo le prestazioni opache di Acapulco (costretto al ritiro nei quarti di finale del match contro Rune per infortunio, abbandonò il campo tra i fischi) e la comparsa agli Australian Open (sconfitta al debutto).
Paolo Bertolucci, ex campione azzurro e oggi commentatore tv, è arrivato a ipotizzare scelte drastiche per superare questo momento difficile, anche il ricorso a un super coach per aiutare Berrettini a uscire dall'empasse. "Non mi interessa una valutazione dei suoi comportamenti privati – ha spiegando parlando alla Gazzetta dello Sport -. Le prestazioni sul campo, però, raccontano senza dubbio di un ragazzo in crisi". E che per questo avrebbe bisogno di un supporto tecnico ulteriore da affiancare all'attuale allenatore Vincenzo Santopadre.
Che gli sta succedendo? Qualcuno ha già la risposta e sfoglia i giornali di gossip che mostrano l'ex numero 6 al mondo (precipitato nel ranking Atp fino alla 23ª posizione) a Monte Carlo accanto alla nuova fiamma mentre si scambiano tenere effusioni. Troppo romanticismo gli farebbe male, è la condanna pubblica ricevuta senza nemmeno concedergli le attenuanti generiche degli acciacchi muscolari che da un po' di tempo a questa parte lo hanno frenato.
Ultimo in ordine di tempo: il problema alla gamba che non sembrava "nulla di grave" e la necessità – come ammesso dallo stesso Berrettini – di accumulare partite e ore di gioco per ritrovare la forma migliore, se stesso. Si spiega anche così l'opportunità di partecipare al torneo Challenger di Phoenix con una wild card.
Una scelta di grande umiltà di cui ha parlato ufficialmente postando un messaggio su Instagram. "Come ho sempre fatto: fidarmi del percorso, lavorare sodo e rimanere concentrato – ha scritto -. La stagione è lunga e presto tornerò al meglio. Apprezzo davvero tutto il supporto. Io e la mia squadra abbiamo deciso di giocare a Phoenix la prossima settimana. Grazie agli organizzatori per la wild card".
È stata la migliore risposta a quanti insinuano che la sua competitività sia depotenziata dalla love story con Melissa Satta che avrebbero preso il sopravvento su tutto. "Sto vivendo un sentimento e trovo irrispettoso definirlo una distrazione professionale – ha ammesso Berrettini a Repubblica -. Non ho preso una strada diversa dal tennis. Molti sfogano le frustrazioni su di me, ma mi sveglio con le stesse paure di un qualsiasi giovane di 27 anni. Quindi dico: cerchiamo di giudicarci meno, io ci provo in primis".
Nessuno mi può giudicare, dice Matteo, che parla a cuore aperto della tanta gente che ‘ce l'ha su con me, chi lo sa perché?' "Melissa e io ci siamo trovati. Ma stiamo parlando di un fatto privato, molto positivo e di cui sono felice". Sapeva che avere al suo fianco una persona del mondo dello spettacolo lo avrebbe piazzato di conseguenze sotto i riflettori sempre, preda della curiosità morbosa e dell'attenzione del gossip pronto a fotografare/interpretare qualunque cosa.
"Non è una colpa se siamo seguiti e ci fanno le foto. Sto avendo una relazione sentimentale come tutti gli altri ragazzi della mia età. È una cosa normale". Nell'epoca dei social che tutto ruminano succede anche questo: "Si può gettare odio in maniera troppo facile – ha aggiunto il tennista -. Allo specchio mi vedo come un ragazzo che vive con tranquillità. Sono educato, non ho mai insultato nessuno, mai usato una parola fuori posto in nessun commento. L'amore non è una colpa. Ma al di là degli haters, mi spiace per quelli che di tennis ne sanno". Che gli faccia male o meno, la verità la conosce solo lui. Ed è affar suo dove sta di casa la felicità.