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Berrettini: “Soffro di spondilolisi da quando ho 10 anni. Non riuscivo neanche ad allacciarmi le scarpe”

Nell’intervista a Federico Buffa Talks, Matteo Berrettini ha rivelato di soffrire di spondilolisi con leggera spondilolistesi fin da quando era bambino e che il soffrire questa patologia è il motivo per il quale ha una grande capacità di tornare più forte di prima dopo i tanti infortuni patiti in carriera.
A cura di Michele Mazzeo
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La carriera di Matteo Berrettini, tornato ora ai massimi livelli del tennis mondiale vincendo da protagonista la Coppa Davis 2024 con l'Italia, è stata fin qui un saliscendi tra punti altissimi toccati e cadute fragorose, ma con un'unica costante: gli infortuni e la capacità di tornare più forte di prima. Una costante con cui ha dovuto fare i conti da quando era ancora un bambino, da quando ha scoperto di soffrire di una patologia alla colonna vertebrale, cioè la spondilolisi e leggera spondilolistesi.

Una patologia che addirittura poteva compromettere la sua carriera prima ancora che questa iniziasse: "Da ragazzino mi dissero che non avrei più potuto giocare a tennis per la spondilolisi: mi manca un ossicino che tiene una vertebra nella schiena" aveva infatti rivelato qualche anno fa in un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport.

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Cos'è la spondilolisi, la patologia di cui soffre Matteo Berrettini fin da quando era bambino

La spondilolisi, di cui soffre Matteo Berrettini, è infatti una patologia della colonna vertebrale dovuta ad un difetto dell'istmo della vertebra (cioè il punto di giunzione tra il peduncolo, le faccette articolari e la lamina) congenito o procurato. L'assenza o la frattura del peduncolo può portare la vertebra a scivolare in avanti e, in tal caso, il termine medico è spondilolistesi. Come per le altre fratture da stress, queste lesioni sono in genere dovute ad uno stress progressivo e ripetitivo applicato alla schiena oppure presenti fin dalla nascita. Come per le altre patologie della colonna vertebrale, non esiste una cura definitiva per spondilolisi con spondilolistesi ma un percorso riabilitativo e di prevenzione (imparando i corretti movimenti da fare per evitare di stressare troppo la parte della colonna interessata) in cui prendersi cura della propria schiena prevenendone il peggioramento può consentire ad uno sportivo, come nel caso di Matteo Berrettini, di proseguire la sua attività sportiva.

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Una patologia con cui Matteo Berrettini fa i conti da quando aveva 10 anni ma che, come rivelato nella sua apparizione a Federico Buffa Talks su Sky, lo ha allenato nel tornare ad alti livelli ogni qualvolta ha avuto un infortunio: "Io nella mia storia mi faccio male da quando avevo dieci anni. Quando avevo dieci anni mi sono completamente bloccato con la schiena e mio fratello mi metteva i calzini e mi allacciava le scarpe. Ho scoperto di avere la spondilolisi con leggera spondilolistesi. Praticamente mi ero completamente bloccato, a dieci anni. Per un bambino che gioca a tennis…bloccarsi completamente, puoi immaginare. Ma è per questo che ho avuto sempre questa capacità di tornare dopo essermi fatto male. E questa cosa qui l'ho usata anche per tornare l'ultima volta" ha difatti rivelato durante l'intervista rilasciata a Federico Buffa e Federico Ferri .

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