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US Open 2024 di tennis

Berrettini campione e gentiluomo, batte Davidovich Fokina e va ai quarti dell’Us Open poi fa un bel gesto

Matteo Berrettini aveva un conto aperto con Davidovich Fokina. L’ha chiuso battendolo in cinque set (3-6, 7-6, 6-3, 4-6, 6-2) conquistando la qualificazione ai quarti di finale dell’Us Open. Ora lo attende il norvegese Ruud (numero 7 nel Ranking Atp) che ambisce a diventare il nuovo numero uno al mondo.
A cura di Maurizio De Santis
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La stretta di mano di Berrettini che mostra molto rispetto nei confronti dell'avversario, nell'ultimo set in difficoltà per l'infortunio al ginocchio.
La stretta di mano di Berrettini che mostra molto rispetto nei confronti dell'avversario, nell'ultimo set in difficoltà per l'infortunio al ginocchio.
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Matteo Berrettini aveva aveva un conto aperto con Davidovich Fokina. L'ha chiuso battendolo in cinque set (3-6, 7-6, 6-3, 4-6, 6-2) conquistando la qualificazione ai quarti di finale dell'Us Open (per la terza volta negli ultimi quattro anni) e vendicando quella sconfitta che ancora gli rodeva dentro. Poi però fa un bel gesto nei confronti del rivale che ha resistito in maniera stoica nonostante il problema muscolare: gli va vicino, lo abbraccia e si congratula con lui, abbracciandolo e stringendogli la mano.

Un anno fa, al Masters 1000 di Montecarlo, rientrava in campo dopo l'infortunio agli addominali che lo aveva costretto al ritiro all'Australiano Open e perse 7-5, 6-3. Ora lo attende il norvegese Ruud (numero 7 nel Ranking Atp) che ambisce a diventare il nuovo numero 1 al mondo.

Un match lungo, tirato, durato cinque set e quasi quattro ore, tra alti e bassi, che nel finale l'italiano ha indirizzato anche per il cedimento dello spagnolo, infortunatosi al ginocchio ma rimasto in gioco per onor di firma. Un match dove a contare non è stata solo la forza dei nervi e dei colpi ma anche chi ha sbagliato di meno e, alla distanza, è riuscito a imprimere al duello la stoccata vincente.

La grinta del campione italiano che esulta dopo una vittoria maturata in quasi quattro ore di match.
La grinta del campione italiano che esulta dopo una vittoria maturata in quasi quattro ore di match.

Trentasei minuti di buio. Il tennista romano ci ha messo tempo a carburare. Il primo set è scivolato via scandito dalla pressione dello spagnolo e dalle ‘strane' incertezze mostrate da "the hammers". Più che martello, l'italiano è sembrato incudine almeno per tutta la prima parte della sfida.

Una battaglia durata cinque set, Matteo Berrettini l'ha condotta contro
Una battaglia durata cinque set, Matteo Berrettini l'ha condotta contro

Uno due micidiale. Berrettini lo ha piazzato tra il secondo e terzo set: s'è aggiudicato il primo al tie break poi ha sfiancato l'avversario facendo salire il ritmo delle giocate, l'intensità della sua prestazione, la determinazione che ha tolto un po' di ruggine e restituito quello smalto che lo ha sempre contraddistinto.

È mancato l'acuto. Nel quarto set, quello che poteva essere decisivo per strappare il pass dei quarti, a spostare l'ago della bilancia dalla parte di Davidovich Fokina sono una serie di errori, sbavature che trasformano la gara dell'azzurro nella fatica di Sisifo. Tiene il gioco in mano, prova a dettarlo, ma fa e disfa la tela. Si aggrappa al violento colpo di dritto ma la sfortuna, un po' di imprecisione e la reattività dell'avversario spingono l'incontro fino al quinto set.

La stanchezza dello spagnolo Alejandro Davidovich Fokina. Il match con Berrettini è stato durissimo sia sotto il profilo emotivo sia fisico.
La stanchezza dello spagnolo Alejandro Davidovich Fokina. Il match con Berrettini è stato durissimo sia sotto il profilo emotivo sia fisico.

La zampata del campione. È in questo frangente dell'incontro che Berrettini tira fuori gli artigli e azzanna il match. Lo spagnolo è logorato e quando il game fa segnare il 4-1 in favore dell'italiano allora tenta il tutto per tutto. Si porta sul 4-2 con un rovescio incrociato e poi chiede l'intervento dello staff medico per un fastidio al ginocchio. L'orgoglio lo tiene in piedi. Ma non basta perché vi sia qualche altra sorpresa. Servizio, dritto e smash di Berrettini spalancano la strada verso il 6-2 inchiodato con un ace.

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