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Berrettini ingiocabile, è in finale a Kitzbuhel dopo 18 set vinti di fila: perché non fa le Olimpiadi

Straordinario momento di forma di Matteo Berrettini che raggiunge la sua seconda finale consecutiva: dopo Gstaad (vinta su Halys), Kitzbuhel. Il tennista romano è rimasto su livelli altissimi inanellando 9 vittorie di fila (per un totale di 18 set vinti e 0 persi). Purtroppo però non ha potuto prendere il posto alle Olimpiadi di Parigi lasciato vuoto da Jannik Sinner a causa di un regolamento, tanto chiaro quanto crudele.
A cura di Alessio Pediglieri
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Matteo Berrettini è in forma a dir poco strepitosa e non è un semplice caso se il tennista romano sia riuscito a raggiungere la finale nell'ATP di Kitzbuhel, battendo in due set il tedesco Hanfmann. Per il numero 50 ATP si tratta della seconda finale consecutiva che si giocherà dopo quella in Svizzera a Gstaad, vinta su Halys. Con l'ultimo successo, salgono a ben 9 i match vinti consecutivamente (per un totale di 18 set): sarebbe stato fondamentale poterlo avere alle Olimpiadi dopo il forfeit di Sinner, ma il regolamento lo ha vietato.

L'ottimo stato di forma di Matteo Berrettini: 9 vittorie consecutive, 2 finali di fila

Matteo Berrettini non perde più e sta inanellando una serie di vittorie sempre più convincenti che confermano il suo ritorno ad altissimi livelli. Pochi giorni fa in Svizzera, all'ATP di Gstaad si è imposto in finale in due set sul francese Halys, dopo un torneo giocato da assoluto protagonista: nessun set perso, 5 vittorie in totale, tutte schiaccianti. Una striscia positiva che il tennista romano ha proseguito anche in Austria.

A Gstaad, Berrettini ha esordito contro Cachin, vincendo al secondo set al tiebreak, poi altro 2-0 su Galan (6-4, 6-2), quindi il tiratissimo 7-6, 7-6 su Augier-Aliassime prima della sfida in semifinale a Tsitsipas, vinta 7-6, 7-5. Dopo la finale conquistata su Halys, l'ATP di Kitzbuhel dove è proseguito il filotto senza macchie: 7-6, 7-6 contro Kotov al primo turno, stesso punteggio ottenuto contro Tabilo e infine 7-6, 6-3 su Moreno de Alboran prima del successo contro Hanfmann.

Perché Berrettini non fa le Olimpiadi al posto di Sinner

Un Matteo Berrettini così sarebbe servito come il pane all'Italia del tennis impegnata alle Olimpiadi di Parigi sulla terra rossa di fronte alla notizia shock del ritiro improvviso di Jannik Sinner. Il numero 1 al mondo ha accusato una forte tonsillite ed è stato costretto a ritirarsi alla vigilia dei Giochi, lasciando un vuoto enorme all'interno del torneo singolare maschile in cui si giocava una medaglia. Al suo posto è stato inserito Andrea Vavassori, già presente alle Olimpiadi per il doppio maschile con Bolelli nel misto con Errani.

The Hammer non ha potuto invece essere inserito all'ultimo per Parigi 2024 a causa di un regolamento tanto chiaro quanto crudele: i quattro posti riservati ai tennisti italiani per il singolare maschile olimpico sono stati assegnati attraverso il ranking mondiale dello scorso 10 giugno, dopo il Roland Garros e Matteo Berrettini non era incluso.

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