Berrettini implacabile, vince anche il torneo del Queen’s: niente da fare per Krajinovic
L'Italia del tennis celebra un altro successo, grazie ancora una volta a Matteo Berrettini. Una settimana dopo il trionfo di Stoccarda, il tennista azzurro ha concesso il bis confermandosi campione nel torneo londinese del Queen's, dove aveva vinto anche nella scorsa stagione. Il giocatore italiano, che domani nonostante questi risultati perderà una posizione del ranking e diventerà il numero 11 ATP, ha battuto in in due set nella finale del torneo ATP 500 disputata sull'erba di Londra il serbo Filip Krajinovic. Berrettini si è rivelato ancora una volta una bestia nera per il 48° giocatore al mondo, battuto già due volte in carriera, una nella finale di Budapest del 2019.
Non è stato un match facile per il "favorito" Matteo Berrettini contro un Krajinovic che qui a Londra si è trovato a suo agio sull'erba, dopo i risultati deludenti del passato. Suo il primo break dell'incontro, subito vanificato dal controbreak del serbo. Nonostante tutto, Matteo è rimasto sempre sul pezzo sfoderando al momento opportuno le sue armi principali, ovvero servizio e dritto. Molto bene anche a rete l'azzurro, che nei momenti decisivi del primo parziale si è fatto trovare pronto. Suoi i punti più belli del set, con la sua supremazia di gioco (10 vincenti in più dell'avversario) che si è tradotta nel 7-5 finale.
L'esito del set iniziale ha influito sul morale di Krajinovic che è sembrato meno "aggressivo" rispetto all'inizio, nonostante i tentativi d'incoraggiamento del suo angolo. D'altro canto più sicuro Matteo che ha continuato a "martellare" allungando sul 4-2, e tornando quasi "ingiocabile" sui suoi turni al servizio. 6-4 in suo favore e discorso chiuso, per la seconda affermazione di fila nel prestigioso appuntamento londinese.
Grazie a questa vittoria Matteo Berrettini ha incassato un premio di circa 400mila euro. Si tratta del settimo torneo vinto in carriera per il tennista italiano, il quarto sull'erba e il secondo della categoria ATP 500. Una soddisfazione enorme per l'atleta capitolino che dunque ha rimandato l'appuntamento di Krajinovic con il primo torneo vinto in carriera (5 le finali perse). Per Matteo segnali positivi in vista di Wimbledon, dove proverà ad arrivare fino in fondo, difendendo la finale conquistata nella scorsa annata quando si arrese a Djokovic.