Berrettini furioso durante la partita infinita con Sonego: “Se mi infortuno ti faccio causa”
"Se mi faccio male ti faccio causa". Basta questa frase di Matteo Berrettini all'arbitro a spiegare quale sia stata la determinazione con la quale The Hammer (con l'assenso anche di Lorenzo Sonego) ha caldeggiato e ottenuto che la sfida tutta italiana a Wimbledon fosse rinviata ancora dopo quasi 3 ore di gioco. Questa volta, però, non c'entrano né le cattive condizioni del meteo (la pioggia ha funestato tutta la giornata giornata provocando rallentamenti al programma e stop improvvisi) né il calare delle tenebre dopo il tramonto, quando sui campi dell'All England Club (quelli dove non c'è illuminazione artificiale) diventa impossibile giocare.
A provocare l'ennesimo aggiornamento dell'incontro è il prato scivoloso che ha reso precario l'equilibrio e alimentato nei tennisti la preoccupazione che uno scivolone (ne è stato protagonista proprio Sonego prima dell'interruzione per la verifica del supervisor) potesse mettere a repentaglio la loro incolumità. Del resto, proprio Berrettini (che ha pagato e sta pagando dazio agli acciacchi che ne hanno limitato il potenziale) è stato uno dei più convinti assertori della necessità di chiudere lì la gara e darsi appuntamento a giovedì 6 luglio. Si ripartirà dal punteggio di 2-1 per il campione romano (6-7, 6-3, 7-6), con il quarto set cristallizzato sull'1-1 (15 pari nel terzo game).
Cosa accadrà domani? Considerata la situazione generale e, nello specifico un duello procrastinatosi contro ogni più nefasta previsione, è possibile anche che, per recuperare terreno prezioso perso in tabellone, chi vincerà domani andrà subito in campo per l'altro match. Meteo permettendo…
Si ricomincerà con l'ago della bilancia che pende dalla parte di Berrettini alla luce dell'andamento della partita. Se martedì Sonego aveva conquistato il primo set imponendosi al tie-break (55 minuti) e poi la pioggia aveva rispedito tutti nello spogliatoio, nelle 2 ore e 50 minuti odierni s'è visto il campione romano salire decisamente di giri. La svolta è sul 3-3 del secondo set quando il punteggio è sul 30 pari: The Hammer si scatena e piazza una sequenza letale di ben 10 punti consecutivi che gli valgono il successo del parziale per 6-3 in poco più di mezz'ora.
Equilibrio è la parola che caratterizza anche il terzo set tra Berrettini e Sonego (105 a 101 il conto dei punti ottenuti da The Hammer), almeno fino a quando non è il romano a dare la spallata decisiva trovando lo spunto e i colpi giusti per aggiudicarsi un tie-break giocato punto a punto. Finisce 7-6 (9-7) per Matteo che domani torna in campo con il vantaggio di trovarsi avanti 2-1 e una fiducia crescente.