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Berrettini, flop annunciato a Cincinnati: “Non sono nella migliore forma”

Matteo Berrettini dopo il ko contro Auger-Aliassime agli ottavi a Cincinnati, ha parlato del suo momento di forma tutt’altro che brillante legato alle 5 settimane di stop per il risentimento che gli ha impedito di partecipare alle Olimpiadi sollevando anche qualche polemica di troppo. Corsa contro il tempo per gli US Open.
A cura di Marco Beltrami
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Bisognerà aspettare ancora per vedere in campo il miglior Matteo Berrettini. L'azzurro è stato battuto agli ottavi a Cincinnati dal suo amico Felix Auger-Aliassime, in maniera abbastanza agevole. Una prestazione non brillante da parte del finalista di Wimbledon, che ha pagato una condizione precaria dopo le 5 settimane di stop per un risentimento muscolare che gli ha impedito di partecipare anche alle Olimpiadi, situazione che ha alimentato anche qualche polemica sul suo conto.

Quello visto in campo contro il canadese (con tanto di vistosa fasciatura alla coscia sinistra) non è stato il miglior Matteo. Troppi errori, e una tenuta mentale non solida per il capitolino che dunque dovrà recuperare in fretta lo smalto in vista dell'ultimo Slam della stagione, gli US Open. E pur riconoscendo i meriti dell'avversario motivato dalla voglia di rivincita del ko di Wimbledon, Berrettini nel post-gara ha analizzato il suo momento: "Le mie armi non hanno funzionato al meglio, soprattutto il diritto, ma è normale quando non si gioca da un po’ di tempo e quando si ritrova una superficie sulla quale non si giocava da tempo – riporta Ubitennis – poi mentalmente non sono entrato con il giusto atteggiamento".

Come sta Matteo Berrettini? Quali sono le sue condizioni in vista dello Slam americano? C'è da lavorare, soprattutto dal punto di vista del recupero fisico, per cercare un nuovo exploit dopo Wimbledon, anche se la situazione non sembra delle migliori: "Spero di poter giocare lo US Open senza la fasciatura, mi aiuterebbe parecchio anche dal punto di vista mentale. Ovviamente non sono nella migliore forma di quest’anno ma per fortuna ci sono ancora 10 giorni nei quali posso ancora lavorare per prepararmi al meglio. Non avevo giocato punti prima di arrivare qui, per cui credo che sfrutterò ogni giorno da qui allo US Open per stare in campo il più possibile”.

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