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Berrettini e l’ansia di sfilare: “Ho chiesto ai veri modelli”. Gli hanno dato il consiglio giusto

Matteo Berrettini, impegnato a Stoccolma questa settimana a Stoccolma, racconta la sua ansia prima di sfilare per Boss alla Milano Fashion Week. Poi i veri modelli gli hanno dato il consiglio giusto su cosa fare.
A cura di Paolo Fiorenza
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Matteo Berrettini sarà impegnato nel secondo turno dell'ATP 250 di Stoccolma contro lo svizzero Dominic Stricker, match in cui parte largamente favorito, dopo aver superato agevolmente l'altro azzurro Darderi nel primo turno. Il 28enne romano sta provando a risalire la classifica verso quella Top 10 che lo ha visto sedersi al numero 6 del ranking ATP all'inizio del 2022, prima che i problemi fisici lo facessero precipitare. I suoi addominali continuano a non dargli tregua, Berrettini il mese scorso si è dovuto ritirare durante il match con Fils a Tokyo, adesso sembra stare bene e a Stoccolma – dove le prime due teste di serie sono Rublev e Ruud – cerca un risultato che gli dia morale e punti. La racchetta resta il grande amore di Matteo, che peraltro a settembre è salito in passerella a Milano per sfilare per Boss: "Ero molto nervoso, ho chiesto ai veri modelli, hanno risposto che dovevo guardare dritto davanti a me e sarebbe andato tutto bene…".

Matteo Berrettini in passerella per Hugo Boss
Matteo Berrettini in passerella per Hugo Boss

Berrettini nervoso in passerella: "Ero molto preoccupato, ho chiesto ai veri modelli cosa fare"

Berrettini è stato intervistato da ‘Tennisportalen TV' e ha spiegato come non fosse esattamente tranquillo prima di sfilare alla Milano Fashion Week lo scorso 18 settembre (con lui anche un altro tennista, lo statunitense Taylor Fritz): "Ero molto nervoso. Forse non si vedeva, ma ero molto preoccupato e pensavo: ‘Cosa dovrei fare?'. Ho chiesto ai veri modelli, hanno risposto che dovevo guardare dritto davanti a me e sarebbe andato tutto bene. Avevo molta paura di cadere, perché le scarpe che avevo ai piedi non erano scarpe da tennis. Mi sentivo a disagio, ma tutto è andato bene. Mi è piaciuto, ma la mia carriera principale è giocare a tennis, competere, viaggiare, e quando ho tempo fare altro, perché questo mi dà l'opportunità di incontrare altra gente ed è bello".

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Tornando a parlare di tennis, gli hanno chiesto allora se vuole diventare il ‘Re di Stoccolma', ma Matteo ha fatto un passo indietro, pensando a Re Carlo XVI Gustavo di Svezia: "Se non sbaglio, voi un Re già lo avete… non sarò un Re, forse un Principe… Speriamo, sono molto felice di giocare qua". Berrettini, che attualmente è numero 42 al mondo, si trova nella parte bassa del tabellone, quella presidiata da Ruud. Qualora battesse Stricker nel secondo turno, Matteo potrebbe trovare Dimitrov nei quarti e poi eventualmente Ruud in semifinale. L'umore sembra quello dei giorni migliori, serve solo che il suo corpo finalmente lo lasci esprimere il suo tennis senza problemi.

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