Berrettini dopo il trionfo a Marrakech non dimentica la sofferenza: “Sono stati due anni durissimi”
La commozione di Matteo Berrettini è stata più che legittima. Quante volte in questi ultimi due anni avrà pensato ai titoli che ha vinto in passato, a Marrakech, nel secondo torneo ATP disputato negli ultimi sette mesi, ha vinto l'ottavo torneo della sua carriera, e lo ha fatto alla grande. Un successo meraviglioso che lo riporta nella top 100 e gli dà tantissima fiducia. Una liberazione vera e propria, ma da grade campione qual è il romano pensa già al futuro e guarda con estrema confidenza ai prossimi tornei, a cominciare da Montecarlo.
Quarto italiano all-time nella classifica dei tornei vinti, otto (equamente divisi tra terra e erba), Berrettini a Marrakech ha perso due set in cinque partite, e quando ha vinto si è lasciato andare. Gioia giusta e meritata per un tennista che due anni e mezzo fa era stato a un passo dalla top 5 della classifica ATP.
Raggiante si è complimentato con il suo avversario, Carballes Baena, campione in Marocco un anno fa, e con gli organizzatori: "Prima di tutto voglio congratularmi con Roberto per la settimana. Diventa sempre più duro affrontare questi ragazzi. Hai detto delle bellissime parole, le apprezzo e ti auguro il meglio per la stagione. Ringrazio tutti quelli che rendono possibile questo torneo. Sono arrivato qui nel 2018 ed il torneo è migliorato tantissimo. So degli sforzi che fate, ci avete accolto benissimo. Congratulazioni per tutto".
Poi parole dolci per il suo team, che lo ha rimesso in grande forma: "Voglio ringraziare il mio team, quelli che sono qua e tutti quelli che sono a casa. Sono stati due anni duri e grazie anche a loro ho superato tutti i momenti difficili. Il mio corpo non mi permetteva di giocare. Poi è il compleanno di mia mamma. Ringrazio tutte le persone che mi sono state vicino in questi anni e che mi hanno supportato nei momenti più difficili. Ringrazio anche il pubblico. Non è facile trovare questo tipo di pubblico nei 250. Siete stati meravigliosi in ogni match che ho giocato e tutti gli italiani hanno fatto un tifo pazzesco qui e alla televisione, grazie anche a loro".
Infine ha mandato un messaggio a tutti i suoi rivali dicendo: "Questo è solo l'inizio". Ha giocato solo tre tornei finora ed è già, grazie a questo successo, numero 52 della Race, la classifica dell'anno solare, ed è 84 della classifica basata sulle 52 settimane.