Bernard Tomic è l’uomo dei record disastrosi nel tennis: ha perso la finale più rapida della storia
C'è chi resta nella storia per trofei e record memorabili e chi invece, suo malgrado, entra nella storia di uno sport per un record negativo. E poi c'è Bernard Tomic che di record, clamorosamente, negativi nella storia del tennis ne ha realizzati due, a cadenza decennale. Quello del 2014 è storico ormai, ora ne è arrivato un altro, compiuto tra l'altro al termine di una settimana splendida, la migliore da sei anni a questa parte.
La carriera di Tomic ricca di alti e bassi
La letteratura riguardo l'australiano è ampia. Da ragazzino sembrava dovesse spaccare il mondo. Qualcosa di buono l'ha fatto. Tomic è arrivato fino al numero 17 ATP (nel 2016), ha vinto 4 titoli ed ha raggiunto i quarti di finale a Wimbledon, perse con Djokovic dopo aver vinto anche il primo set. Però, gli appassionati di tennis lo ricordano di più per le pazzie in campo e fuori. Anche in questo caso la letteratura è ampia.
Oggi Tomic gioca i challenger
Nonostante sia sprofondato in classifica, l'australiano non ha mai mollato e si sporca le mani da tempo giocando i tornei challenger e la scorsa settimana si è qualificato per la finale del torneo di Fairfiled in California. Un challenger relativamente giovane, la prima edizione è del 2015 e la vinse Fritz.
Tomic era la testa di serie numero 7, ha vinto due parte contro pronostico, basandosi solo sulla classifica, prima di arrendersi in finale al giovane americano Learner Tien, che si è imposto con il punteggio di 6-0 6-1 in una partita durata appena 39 minuti! Record assoluto per la finale di un torneo challenger. Mai un match che aveva deciso un torneo aveva avuto una durata così breve.
Il precedente di 10 anni fa, quando perse in 28 minuti
Tomic conquista un secondo record di questo genere. Perché l'australiano nel 2014 nel torneo di Miami fu capace di perdere sempre con il punteggio di 6-0 6-1 da Jarkko Nieminen, giocatore finlandese di buon livello, in appena 28 minuti. 28 minuti per giocare un'intera partita, clamoroso, roba da non credere, in particolare se si pensa a quelle battaglie con game singoli che possono durare una decina di minuti. Il dato è stato sottolineato online e sui social ed è stato commentato con un'emoji da Nick Kyrgios, sempre pronto sui social network.