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Australian Open, verso il rinvio per la pandemia: “Ci sarà uno slittamento”

Il governo della regione di Victoria ha imposto delle regole molto dure ai cittadini di Melbourne e non farà alcuna deroga ai tennisti che dovranno andare a giocare gli Australian Open. Il primo torneo del Grande Slam della stagione del tennis dovrebbe slittare di un paio di settimane. Ufficialmente si dovrebbe giocare dal 18 al 31 gennaio.
A cura di Alessio Morra
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La tribolata stagione 2020 del tennis si è conclusa con il successo di Daniil Medvedev nelle ATP Finals, il russo ha conquistato il primo grande titolo della sua carriera battendo Thiem. Il Masters è l'appuntamento che chiude il circuito e dunque ora si pensa già alla prossima, ma per l'inizio del 2021 non ci sono certezze. Il calendario tradizionalmente prevede gli Australian Open a gennaio, ma a Melbourne per ora non vogliono che si giochi il primo torneo dello Slam dell'anno nella data prestabilita. E soprattutto non vogliono che arrivino i tennisti.

Nole Djokovic 8 volte vincitore degli Australian Open.
Nole Djokovic 8 volte vincitore degli Australian Open.

Da definire le date degli Australian Open

Le voci si rincorrono da tempo, i rumors in Australia sono tanti. Si è detto che gli atleti sarebbero potuti arrivare in Australia tra Natale e Capodanno, ma avrebbero dovuto effettuare due settimane di quarantena. In un primo momento si pensava che in quei 14 giorni da vivere nei resort i tennisti avrebbero anche potuto disputare dei tornei veri e allenarsi. Ma ora c'è chi pensa di vietare pure gli allenamenti. Trovare una soluzione non è semplice e per questo il Ministro dello sport della regione di Victoria Martin Pakula ha dichiarato che ci sarà un leggero slittamento del torneo. Mentre il premier Daniel Andrews ha detto: "Le date sono in via di definizione. Un annuncio in tal senso arriverà quanto prima".

Medvedev polemico con gli organizzatori degli Australian Open

Gli Australian Open si dovrebbero disputare dal 18 al 31 gennaio, ma potrebbero disputarsi con una o due settimane di ritardo, perché Melbourne è stato l'epicentro della seconda ondata della pandemia in Australia e dopo un severissimo lockdown è riuscita a venirne fuori.

Intanto proprio il campione delle ATP Finals ha minacciato un boicottaggio se lui e gli altri tennisti non potranno allenarsi, le sue parole alla CNN: "Andrò in Australia se si eviteranno tutte le circostanze che potrebbero farmi cambiare idea sul fatto di giocare lì. Se non potessimo allenarci durante la quarantena, non credo che il torneo si giochi". Mentre Djokovic e Nadal si sono detti più possibilisti. Le parole dello spagnolo: "Noi non possiamo che essere pazienti e accettare la situazione, che è difficile per tutto il mondo. Dobbiamo essere flessibili e trovare un modo di disputare il maggior numero di tornei possibile l'anno prossimo".

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