Australian Open senza tennisti non vaccinati, Paire: “Non me ne frega un c***o, meglio per me”
Benoit Paire subito fuori nel Masters 1000 di Parigi-Bercy. Il tennista francese reduce da una stagione travagliata e contraddistinta anche da molti atteggiamenti sopra le righe, si è scusato con il pubblico di casa sui social per la sconfitta contro Carreno Busta (6-3, 6-4), ringraziando comunque tutti per il sostegno ricevuto. Da quando i tifosi sono tornati sugli spalti, il tennista transalpino sembra aver ritrovato la voglia di giocare e di provare a dare il massimo, dopo mesi in cui spesso sui campi ha fatto parlare per situazioni al limite, giustificate dal non sentirsi a proprio agio tra quarantene ecc.
Quando però viene stuzzicato sull'argomento vaccino, e in particolare sulla prospettiva di giocare agli Australian Open, Paire non ha dubbi. Il numero 47 della classifica Atp, è pronto a tutto per partecipare a quello che sarà il primo Slam della prossima stagione e non sembra interessato dal dibattito sul possibile torneo senza non vaccinati. Sta facendo molto discutere infatti la presa di posizione di alcuni colleghi che hanno "minacciato" di non prendere parte agli Australian Open se dovesse essere introdotto l'obbligo di vaccinazione.
Lo stato australiano di Victoria nei giorni scorsi aveva specificato di escludere eventuali accordi con atleti non vaccinati contro il Covid per permettere loro di partecipare agli Australian Open. Una situazione che ha messo in dubbio la partecipazione all'Australian Open anche del numero 1 al mondo e campione in carica Novak Djokovic che si è rifiutato di rivelare i dati sulla vaccinazione, anche con parole forti. A lui hanno fatto seguito anche altri giocatori come Medvedev, anche lui dimostratosi scettico.
Paire sempre schietto, è intenzionato a rispettare le regole che potrebbero essere imposte per la partecipazione, con buona pace anche di chi non ci sarà: "Non me ne frega un c….o di chi non è vaccinato. Francamente se non giocano, buon per me". Il giocatore francese non ha dimenticato la sua esperienza agli US Open, quando ha dovuto fare i conti con il Covid: "Ho fatto 14 giorni agli US Open di positività, tutti hanno giocato e io ero nella mia stanza. Se qualcuno non vuole giocare agli Australian Open tanto meglio. Se vado solo io sono molto felice. Non mi importa molto. Se c'è qualcuno che ha paura di farsi il vaccino, non faccia il vaccino e poi rimanga in Europa".