Aryna Sabalenka trionfa agli US Open e scoppia in lacrime: Pegula sconfitta in finale
Aryna Sabalenka ha vinto gli US Open 2024. La tennista bielorussa batte in finale Jessica Pegula e conquista il terzo titolo Slam della sua carriera, il secondo di questa stagione. Sabalenka è stata fenomenale nei momenti decisivi. La numero 2 WTA aveva già vinto gli Australian Open nel 2023 e nel 2024, a gennaio precedette di un giorno Sinner, che domenica ha la possibilità di emularla nella finale con Fritz.
Sabalenka piega Pegula e trionfa agli US Open 2024
Era la favorita della vigilia, non della finale, ma proprio del torneo. Ma mantenere i favori del pronostico non è facile per nessuno, per di più considerando, per Sabalenka, la dolorosa finale persa un anno fa con Coco Gauff. Sabalenka e Pegula hanno disputato una splendida partita.
La bielorussa è partita meglio in entrambi i set, un break avanti sempre, ma poi raggiunta dall'americana che è stata in entrambi i set a un passo dal mettere la freccia. Ma nel momento decisivo Sabalenka cambia marcia, gioca in modo deciso e potente e non lascia scampo a Pegula, che pur giocando bene non riesce a contrapporre una grande resistenza. Così finisce 7-5 7-5 questa splendida finale giocata anche sotto gli occhi di tre miti dello sport: Lewis Hamilton, Steph Curry e Noah Lyles.
Due Slam vinti nel 2024 per Sabalenka
Sabalenka sul cemento se sta bene è praticamente imbattibile. Due titoli vinti agli Australian Open e questo agli US Open, più la finale del 2023. Quattro finali su quattro negli ultimi Slam giocati sul duro. Sul cemento ha vinto a Melbourne a gennaio, quando precedette di un giorno Sinner, che in Australia vinse il primo Major della carriera.
E chissà che non porti bene a Jannik il successo di Sabalenka, che dopo il match è scoppiata in lacrime, probabilmente per la tensione accumulata. Tensione che è riuscita a scacciare durante la premiazione. Ora Aryna Sabalenka può guardare con fiducia al resto della stagione. Swiatek ha ‘solo' 400 punti di vantaggio, la possibilità di conquistare la prima posizione mondiale non è una chimera.