Aryna Sabalenka trionfa agli Australian Open e ringrazia solo se stessa: “Nessuno può aiutarmi”
In attesa dellafinale maschile tra Djokovic e Tsitsipas, a Melbourne si è disputata quella del singolare femminile. Una splendida finale vinta in rimonta e in tre set da Aryna Sabalenka che ha battuto sul filo Elena Rybakina. Una partita davvero bella, molto equilibrata e che entrambe avrebbero potuto portare a casa. Un successo che permette alla bielorussa di diventare numero 2 WTA. In questo 2023 Sabalenka si è presentata con una nuova energia e tanta consapevolezza in più e in una conferenza stampa ha spiegato perché si sente molto più forte.
Sabalenka era favorita, lo era per classifica, ma anche perché in questo 2023 sta giocando alla grande. Ha vinto un torneo prima di Melbourne e qui ha lasciato le briciole alle precedenti avversarie. Ma la bielorussa non aveva mai ottenuto un successo Slam a differenza della sua avversaria Rybakina campionessa a Wimbledon lo scorso luglio e fenomenale nel torneo, aveva sconfitto anche o meglio soprattutto Iga Swiatek, la numero 1.
La kazaka parte meglio, vince il primo set 6-4, l'avversaria reagisce alla grande, subito break che mantiene fino alla fine, è 6-3. Il terzo set è decisivo e si gioca sul filo del punto. Il game decisivo è il settimo. Rybakina perde il servizio e perde la partita. Un game lungo equilibrato in cui Sabalenka ha prevalso perché sembrava averne molto di più. Sul 5-4 Sabalenka serve per il match, il braccio trema un po'. Un doppio fallo sul matchpoint può mandarla nel pallone, ma dopo aver mancato diverse occasioni chiude e festeggia il primo successo Slam della sua carriera. Un momento indescrivibile. Applaude in tribuna pure Russell Crowe, grande appassionato. L'abbraccio tra le due finaliste al termine della partita è davvero molto bello.
Dopo la partita gioia, sorrisi e lacrime, poi le solite parole di rito. Tra qualche ora, a bocce ferme, potrà riflettere e godersi il titolo più importante della sua carriera. Un successo che vale tanto anche dal punto di vista morale e mentale per Aryna. Perché da qualche tempo Sabalenka ha abbandonato l'aiuto dello psicologo sportivo che la assisteva.
Ora lei fa tutto da sola. Di questo ne ha parlato spesso, anche dopo la semifinale vinta contro Magda Linette: "Ho deciso di smettere di lavorare con lo psicologo, ho capito che nessuno di me mi aiuterà. Non devo vivere sperando che qualcuno risolva il mio problema. Devo assumermi questa responsabilità. Non sto lavorando non più con lo psicologo. Mi sono resa conto che nessuno potrà aiutarmi. Sono il mio psicologo".
Evidentemente aveva bisogno di questo Sabalenka che si sente forte fuori dal campo e pure in campo, lo hanno visto bene le sue avversarie. Ora, con il primo titolo del Grande Slam vinto, sarà numero 2 della classifica da lunedì.