Aryna Sabalenka racconta cosa fa tutte le volte al ristorante dopo quello che è successo a Sinner
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Cosa insegna il caso Sinner? La WADA ha verificato e accertato che Jannik è stato contaminato attraverso il massaggio del suo fisioterapista per uno scenario dunque "scientificamente plausibile e ben supportato dai fatti". Nessuna volontarietà dunque da parte del tennista che ha pagato per la responsabilità oggettiva sull'operato dei componenti del suo team. Una situazione dunque che può capitare a chiunque, ovvero quella di essere vittima inconsapevole di una leggerezza altrui. Ed è quello che teme proprio Aryna Sabalenka, numero uno al mondo del tennis femminile.
La paura di Aryna Sabalenka dopo il caso Sinner
La giocatrice bielorussa ha esternato la sua perplessità, ma anche la paura per il sistema anti-doping. Infatti una possibile contaminazione tra l'altro minima, potrebbe concretizzarsi in un modo assolutamente casuale, come sottolineato da Aryna: "Ti passa per la testa che se qualcuno ha usato una crema su di te e tu risulti positivo, potrebbero non crederti".
Sabalenka più attenta, anche al ristorante ora è cambiato tutto
Necessario dunque alzare ulteriormente la soglia di attenzione, non solo in campo ma in qualsiasi luogo si frequenti. Il pericolo può essere dietro l'angolo: "Inizi semplicemente a stare più attento. Per esempio, prima non mi importava di lasciare il mio bicchiere d'acqua e andare in bagno in un ristorante e ora non berrò più dallo stesso bicchiere d'acqua". Infatti la paura è che in sua assenza possa essere avvenuta una contaminazione, in qualsiasi modo.
Insomma si ha la percezione di dover necessariamente controllare quanto più possibile ogni aspetto di quello che circonda i tennisti. Uno stato d'animo tutt'altro che sereno per la prima giocatrice del ranking che non è rimasta indifferente per quanto accaduto a Jannik Sinner: "Diventi tropo consapevole per ogni cosa, e troppo spaventato dal sistema. Non vedo come potrei fidarmi dello stesso". Tra le righe dunque filtra anche la sua solidarietà a Sinner, sospeso per tre mesi dopo l'accordo con WADA.