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Arnaldi fa impazzire Rublev al Roland Garros, il russo perde la testa: raptus violenti in campo

Il tennista italiano vince e si qualifica agli ottavi del Roland Garros. Arnaldi entra nella testa dell’avversario che esplode in più occasioni, percuotendosi con violenza impressionante.
A cura di Maurizio De Santis
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Lo scatto di nervi di Andrej Rublev contro Matteo Arnaldi entra nel corredo accessorio della vittoria dell'italiano che in 3 set (7-6, 6-2, 6-4) regola l'avversario e si qualifica agli ottavi del Roland Garros, dove affronterà uno tra Tsitsipas e Zhang. Il tennista russo è iconico nelle sue esplosioni d'ira: gli spettatori sanno che, prima o poi, da un momento all'altro, può eruttare come un vulcano. A volte basta poco e lui è uno ‘specialista' nel premere il pulsante dell'autodistruzione.

Lo ha fatto di nuovo anche nelle sfida contro l'italiano, che deve averlo fatto letteralmente ammattire considerato l'andamento del match. Forse non si aspettava di avere di fronte un avversario così tenace, quasi perfetto, che lo sorprende con la forza dei nervi distesi.

Arnaldi entra nella testa di Rublev, il russo impazzisce

Calma ed equilibrio aiutano Arnaldi a trarsi d'impaccio anche dalle situazioni più scabrose: quando tutto sembra perso e la gara aver preso una brutta piega, il 23enne ligure dà il meglio di sé, sale di colpi e ne sfodera alcuni letali abbastanza da scandire rimonte a bruciapelo.

Succede nel primo set (vinto 7-6), quando annulla un set point nel tie-break a Rublev scatenando gli applausi del pubblico. Si ripete nel secondo, provocando la reazione emotiva furibonda dell'avversario.

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È in questo momento che il russo ha un blackout e si lascia trascinare dalla rabbia. Nel settimo game, con il parziale sul 4-2, Rublev si porta sul 40-0, è a un passo dal 4-3 ma rovina tutto con una serie di errori che lo costringono ancora ai vantaggi.

Lo sguardo s'è fatto torvo, il segnale è evidente: il tappo sta per saltare. Poco dopo le sue urla tracimano assieme all'adrenalina che gli arriva in testa: concede un'altra palla break che Arnaldi capitalizza e si porta sul 6-2. Rublev getta la racchetta per terra con un gesto di stizza, si dimena, impreca, ce l'ha con se stesso, va verso la postazione e prende a calci un cartellone.

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Logorato da Arnaldi, Rublev ha scatti d'ira spaventosi

Non ce la fa a sopportare la pressione, Arnaldi gli è entrato nella testa: può sentirne il rumore dei colpi e la voce rimbombare dentro, per lui è un tormento. Il russo prende un warning per quella sceneggiata che un po' tutti s'aspettano e lui concede senza smentirsi. Ma non è finita.

Arnaldi recita a braccio anche il copione del terzo set. Lotta su ogni palla, tiene il servizio (e ne fa tesoro), si procura la palla break e con una risposta straordinaria mette il muso in avanti nel terzo set (4-3). Rublev sta per collassare ancora una volta. A lui riesce nulla, all'italiano tutto. Tanto che nell'8° game, sul 40-0 per l'azzurro, il russo rischia di farsi seriamente male a una gamba per come si percuote con violenza con la racchetta. È impressionante.

Il russo torna in sé, ha un sussulto d'orgoglio accorciando fino al 5-4 poi cede anche il terzo set (6-4) dopo poco più di due ore e mezza di gioco. Uno strepitoso Arnaldi la ha logorato e poi vibrato il colpo di grazia.

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