Anna Kalinskaya vittima di una svista clamorosa agli US Open: è sdegnata dalla reazione della rivale
Nonostante l'inserimento del Var non mancano le polemiche agli US Open. Il match del tabellone femminile tra Anna Kalinskaya e Beatriz Haddad Maia, è stato contraddistinto da un episodio controverso. Un doppio rimbalzo che avrebbe dato il punto alla giocatrice russa, non è stato sanzionato dall'arbitro, nemmeno dopo il ricorso al replay video. Una situazione che ha acceso gli animi, anche perché la brasiliana non si è comportata all'insegna del fair play facendo arrabbiare ulteriormente Kalinskaya, compagna di Jannik Sinner.
Doppio rimbalzo, Kalinskaya penalizzata nonostante la moviola in campo
La situazione si è concretizzata in avvio di partita, quando Anna era in vantaggio due game a zero. Un recupero di Haddad Maia ha subito sollevato i dubbi di Kalinsakya che ha richiesto il ricorso alla moviola in campo: le immagini hanno mostrato che la sua avversaria non è riuscita a raggiungere la pallina con la racchetta prima che rimbalzasse due volte. Nonostante tutto, l'arbitro ha stabilito che tutto fosse legale concedendo il punto alla brasiliana.
Haddad Maia non pensa al fair play e si prende il punto contro Kalinsakya
Kaliskaya incredula per l'accaduto ha iniziato a protestare sottolineando l'evidenza dell'errore, e provando a far cambiare idea al giudice di sedia. Niente da fare, con Haddad Maia che invece si è repentinamente allontanata dando le spalle all'avversaria e all'arbitro, senza voler concedere il punto ma anzi prendendoselo. Un gesto che ha lasciato ulteriormente allibita la russa che non ha potuto comunque farci nulla.
Kalinskaya e la stretta di mano glaciale con Haddad Maia
Dopo qualche secondo di proteste il gioco è ripreso, e Haddad Maia ha poi preso il largo dopo aver recuperato, imponendosi agevolmente in due set. Quell'episodio però non è stato dimenticato dalla tennista sconfitta che alla stretta di mano, ha salutato con freddezza Haddad Maia, senza nemmeno guardarla in faccia. Difficile da digerire quel torto subito, più della sconfitta.