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Andy Murray: “Ho avuto la diarrea più violenta di sempre con un tizio che mi fissava dritto in faccia”

Andy Murray ha raccontato uno dei momenti più imbarazzanti della sua carriera, quando gli fu chiesto di sottoporsi a un test antidoping: “In quel momento sono seduto con un tizio che mi fissa dritto in faccia e ho la diarrea più violenta di sempre”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Andy Murray sarà il coach di Novak Djokovic almeno fino al torneo di Wimbledon il prossimo luglio, dando dunque seguito alla collaborazione iniziata all'Australian Open, dove il serbo è apparso in grande spolvero, battendo Alcaraz prima di arrendersi in semifinale a Zverev per un infortunio muscolare alla coscia. Il rapporto tra i due campioni evidentemente sta portando benefici, del resto il 37enne scozzese – più vecchio di una settimana rispetto a Djokovic, sono nati entrambi nel maggio del 1987 – ne ha viste davvero tante nel corso della sua lunga e gloriosa carriera, che lo ha portato alla prima posizione mondiale e alla vittoria di tre tornei del Grande Slam. Tra le situazioni vissute da Murray ce n'è anche una davvero surreale, quando – obbligato all'esame antidoping – fu colto da un attacco violentissimo di diarrea, mentre l'addetto di fronte a lui lo fissava sconcertato.

Murray e il test antidoping più imbarazzante di sempre

Un momento davvero imbarazzante, che chiaramente Murray non potrà mai dimenticare. Lo scozzese stava giocando a Melbourne l'Australian Open qualche anno fa e si presentò in campo dopo aver bevuto troppe bevande energetiche e succo di cetrioli. Andy quel giorno giocò e vinse un massacrante match di primo turno di quasi cinque ore, al termine del quale gli fu imposto di andare a fare pipì per l'antidoping. Ma a quel punto, con l'addetto che lo aveva scortato in bagno ed era di fronte a lui, il suo stomaco gli presentò il conto in maniera devastante.

Andy Murray nel box di Novak Djokovic all'ultimo Australian Open
Andy Murray nel box di Novak Djokovic all'ultimo Australian Open

L'aneddoto è stato raccontato da Murray al podcast Sporting Misadventures: "Qualche anno fa ho giocato un primo turno all'Australian Open. Ho giocato quattro ore e 40 minuti o qualcosa del genere, e ho vinto. Alla fine dell'anno precedente avevo avuto alcuni problemi di crampi, quindi quella partita era il primo torneo del nuovo anno ed ero nervoso per la possibilità di avere di nuovo i crampi. Allora avevo iniziato a prendere gel energetici, bevande sportive e succo di cetrioli. Ho finito la partita, l'ho vinta e, quando sono uscito dal campo, mi hanno chiesto di sottopormi a un test antidoping immediatamente e io ero tipo ‘porca miseria, davvero?', ma ero di buon umore perché avevo vinto".

"Sono seduto con un tizio che mi fissa dritto in faccia e ho la diarrea più violenta di sempre"

Dunque Sir Andy non fece una piega e seguì l'addetto all'antidoping, non potendo presagire cosa sarebbe accaduto di lì a poco: "Così sono uscito direttamente dal campo per andare in bagno e fare il test. Non è stata l'esperienza più piacevole della mia vita. Sono andato nella stanzetta con il tizio ed era molto piccola. Ovviamente ti chiedono di abbassare i pantaloncini sotto le ginocchia e di sollevare la maglietta sopra lo stomaco, così immagino che possano accertarsi che sei tu a fare pipì dentro il contenitore. Quando ho iniziato, il mio stomaco è andato e mi sono dovuto sedere. In quel momento sono seduto con un tizio che mi fissa dritto in faccia e ho la diarrea più violenta di sempre di fronte a questo tizio. È stato un momento orribile… e anche per lui".

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