Andrey Rublev scoppia in lacrime mentre sta giocando con Medvedev alle ATP Finals
Anche perdere con un amico può far tanto male, soprattutto se ancora una volta sei preda delle tue paure, dei tuoi demoni. Andrey Rublev è il numero 5 ATP, è uno dei tennisti più forti, ma anche dei più simpatici. In tanti, tra gli appassionati, gli vogliono bene per il suo carattere, il suo fare scanzonato, a volte imprevedibile, ma anche perché spesso il russo ha parlato delle sue difficoltà sul campo. Più d'una volta ha perso partite vinte e tante volte sul filo è venuto meno. A Torino, pure con l'amico Medvedev, ha distrutto una racchetta, si è fatto male e in un cambio di campo si è messo a piangere.
I due russi sono stati gli ultimi a esordire nelle Finals. Medvedev e Rublev sono grandi amici, ma amici fraterni, tanto che Medvedev ha scelto Rublev come padrino di battesimo della figlia. In campo, però, non ci sono santi, l'amicizia non c'è e la partita è vera. Rublev se la gioca, ci crede, ma perde sul filo un serratissimo primo set.
Medvedev se lo prende 6-4 e la partita si indirizza dalla sua parte e dopo il primo break ne arriva un secondo, sul 4-1 del secondo set Andrey esplode, tira una racchettata sulla rete, praticamente sotto il seggiolone dell'arbitro. Una racchettata, poi un'altra e un'altra. Rublev è furioso, quando torna a giocare si rende conto di essersi pure infortunato alla mano, forse solo una botta, un livido e poco più.
Il russo continua a giocare e sul 5-2 per l'amico – rivale si va a sedere e in quel momento i suoi tormenti, i suoi demoni tornano a galla e per un attimo si vedono le lacrime, occhi pieni di lacrime, e uno sguardo perso nel vuoto. Poco dopo la partita finisce. Vince Medvedev, che abbraccia Rublev con affetto, perché in quel momento ritorna l'affetto. Medvedev giocherà con Zverev mercoledì, mentre Rublev sarà già al dentro o fuori con Alcaraz.