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Alle ATP Finals di Torino ci sarà anche Kyrgios, ma senza giocare: nuovo lavoro per il tennista

Nick Kyrgios dopo una stagione disgraziata torna tra i protagonisti del tennis in una veste nuova. Sarà infatti commentatore e non solo alle ATP Finals di Torino.
A cura di Marco Beltrami
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Non mancano le sorprese in vista delle attesissime ATP Finals di Torino a cui parteciperà anche il numero uno del tennis italiano Jannik Sinner. Tra i protagonisti ci sarà anche Nick Kyrgios. Il mai banale australiano è atteso in Italia ma non nella veste di giocatore. Infatti l'ex finalista del torneo di Wimbledon svolgerà il ruolo di commentatore e analista.

Si può dire dunque che Kyrgios torna ad alti livelli nel circuito, in una stagione assolutamente disgraziata per lui. Infatti Nick è rimasto fuori di fatto tutto l'anno a causa di una serie di infortuni e annessi interventi chirurgici. Una sola apparizione in campo a giugno sull'erba di Stoccarda, con più ombre che luci. Ora per lui la possibilità di tornare a vedere tennis di alto livello dal vivo dopo essere crollato nel ranking ATP. Kyrgios che si era arrampicato fino alla 13a posizione, dovrà mettere al servizio la sua esperienza tennistica per Tennis Channel.

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Una scelta giustificata così dall'emittente attraverso i tweet dei suoi volti noti: "Nick Kyrgios, il cui stile di gioco elettrico e l'approccio conversazionale diretto lo hanno reso caro a milioni di fan in tutto il mondo, si unirà a Tennis Channel come analista durante la copertura delle ATP Finals del 12-19 novembre". Tra le motivazioni di questa candidatura dunque c'è la grande popolarità dell'australiano anche extra-campo e sui social dove spesso e volentieri ha fatto discutere con le sue prese di posizione.

In questo modo toccherà a lui commentare e analizzare le partite di Carlos Alcaraz, Danil Medvedev, Jannik Sinner, Andrey Rublev, Stefanos Tsitsipas, Holger Rune, Alexander Zverev e Novak Djokovic. Di quest'ultimo Kyrgios è grande amico e chissà dunque che non arrivi qualche curioso fuori programma. Insomma un motivo in più per seguire l'evento torinese, oltre a quello legato più specificatamente al campo e ai confronti tra i big della racchetta.

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