Alcaraz-Ruud: nella finale degli US Open c’è in palio il numero 1 ATP, in ogni caso sarà storico
Alcaraz-Ruud è la finale maschile degli US Open. Quando è iniziato il torneo in pochi l'avrebbero pronosticata. Ma soprattutto nessuno quando è iniziata la stagione poteva immaginare che il giovane spagnolo e il tennista norvegese nella finale dello Slam americano si sarebbero giocati il primo posto della classifica ATP. Ufficialmente pare la rivoluzione del tennis, ma in realtà, al di là di come finirà questa finale, siamo a un passo dall'inizio di un regno lungo con Alcaraz già pronto a diventare il numero 1.
Quando il torneo è iniziato c'erano ben 5 giocatori che avevano la chance di diventare numero 1 ATP il giorno successivo alla fine degli US Open. Tra i pretendenti c'era pure Zverev, infortunato e che non gioca da inizio giugno. Poi c'erano il numero 1 in carica Medvedev, che però doveva difendere il titolo vinto a Flushing Meadows un anno fa e di conseguenza i 2000 punti, e Rafa Nadal, che al momento è ancora (per poco) il numero 1 della Race. E poi c'erano Alcaraz e Ruud, che era quello meno quotato, davvero pareva difficile immaginarlo al numero 1, ma zitto zitto, sotto traccia è avanzato fino alla finale.
Alcaraz si sta avvicinando sempre più al numero 1. Che potesse diventarlo a fine anno sembrava un miraggio a gennaio, ma per come si è sviluppata la stagione si era capito che i tempi si sarebbero affrettati. Lui ovviamente ci ha messo del suo con un torneo stellare. Prima settimana regolare, seconda deluxe con tre partite in fila vinte in 5 set. Quindici ore giocate complessivamente e tre successi contro Cilic, Sinner, che ha avuto un matchpoint, e Tiafoe, che dopo il match si è messo a piangere. Carlos vincendo la finale conquisterebbe a 19 anni il primo titolo Slam, come Nadal, ma diventerebbe anche il più giovane numero 1 di sempre nella storia del tennis maschile. Alcaraz, è giusto ricordarlo, è nato a maggio 2003.
Ma la finale, pure se ha un netto favorito, non può certo definirsi scontata. Perché Ruud è cresciuto in modo esponenziale. Sa di non avere nulla da perdere e vivrà comunque la seconda finale Slam della carriera, e pure del 2022. Insomma, galoppa verso i piani alti della classifica ATP e non sarà l'agnello sacrificale. Stasera si disputerà una finale che, in ogni caso, sarà storica.