Alcaraz perde un game al Roland Garros per una regola che nessuno conosce: il pubblico è furioso
Crampi, alla mano e al polpaccio. Carlos Alcaraz soffre ma stringe i denti. Dal terzo game del 3° set in poi la sfida nella semifinale del Roland Garros contro Djokovic si trasforma in un calvario. Resta in campo stoicamente, non intende mollare in alcun modo, è disposto anche a prendere la penalità che da regolamento è un macigno piazzatogli addosso nel momento più difficile. Il pubblico fischia la decisione del giudice di sedia ma a torto: l'ufficiale di gara null'altro può fare che applicare la norma che fa riferimento a situazioni di questo tipo anche se la decisione appare crudele.
La prescrizione parla chiaro: quel malessere muscolare non è considerato un infortunio come gli altri e il giocatore non può beneficiare del trattamento medico (Medical Time Out, come si dice in gergo) ma deve riprendere il gioco nei tempi previsti dal regolamento e aspettare il cambio di campo successivo (per un periodo di tempo non superiore a un minuto e mezzo) per usufruirne. Se non è in grado di riprendersi subito e attendere l'inversione di campo deve rinunciare al turno di battuta e concedere tutti i punti e/o i giochi per arrivarci.
"Incredibile, non può essere", mormora Alcaraz che appare visibilmente sconfortato e innervosito da quell'incidente di percorso che compromette tutto. Non è la prima volta che incorre in situazioni del genere ed è strano, a giudicare dall'alimentazione curata e dalle tabelle di allenamento personalizzate che ne scandiscono la preparazione. Eppure, forse per la tensione molto forte del match, gli è già successo nella finale di Rio de Janeiro di questa stagione, in cui ha ceduto lo scettro all'inglese Cameron Norrie.
È dal 2022 che sono entrate in vigore alcune modifiche rispetto al passato. Oltre al toilet break (la pausa per andare in bagno) il circuito ha stretto le maglie anche in riferimento al MTO specificando che un giocatore può riceve assistenza nel corso di un incontro secondo questi termini:
- Sarà consentito un solo MTO per partita, che deve avvenire durante una pausa o alla fine di un set.
- Se il giocatore non rispetta il tempo stabilito, perderà punti in base ai secondi di ritardo.
I crampi hanno fatto capolino (e sono stati devastanti) dopo 2 ore e mezza di gioco contro Djokovic. La fitta alla gamba destra che ha strappato la smorfia ad Alcaraz arriva dopo il punto che dell'1-1 nel terzo set, con un risultato complessivo in quel momento di di 3-6, 7-5. Sul servizio del serbo lo spagnolo risponde malissimo, spedendo a rete una palla che non sembra irresistibile. Un errore che insospettisce anche Nole tant'è che pochi istanti dopo si accorge che l'iberico zoppica vistosamente, lascia cadere la racchetta e si stringe la parte dolente.
L'arbitro di sedia, la francese Aurelie Tourte, ha spiegato a Carlos Alcaraz che se avesse voluto utilizzare il Medical Time Out avrebbe fermato il gioco con tutto quel che avrebbe comportato da regolamento e perdendo così la possibilità di chiamarlo in altra situazione. Lo spagnolo ha preferito non aspettare il cambio e lasciare – come previsto – un gioco a Djokovic che si è portato sul 2-1. Il fisioterapista ha massaggiato prima il polpaccio e poi la coscia della gamba destra.