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Alcaraz fa ripetere apposta la domanda a un giornalista: “Ok, buono a sapersi”. Lo fa per caricarsi

Carlos Alcaraz non è rimasto indifferente rispetto ad una domanda relativa ai successi con gli altri top ten. Una bella iniezione di fiducia e autostima.
A cura di Marco Beltrami
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Carlos Alcaraz alle ATP Finals si è ritrovato. Dopo l'esordio sfortunato contro Ruud, viziato da condizioni fisiche non ottimali, lo spagnolo ha battuto Rublev tenendo vivo dunque l'obiettivo della qualificazione alla semifinale. Vittoria che fa morale contro il numero 8 del mondo, a conferma dell'ottimo rendimento di Carlitos contro i top ten. Proprio questo è stato l'oggetto di una domanda posta al terzo giocatore del ranking in conferenza.

Alcaraz alle ATP Finals fa ripetere la domanda al giornalista

Qualcuno infatti ha fatto notare ad Alcaraz il suo score in stagione nelle partite contro uno dei primi giocatori nella classifica ATP: "Quest'anno sei 12-4 (il bilancio tra vittorie e sconfitte) contro i primi 10 giocatori e per tutta la tua carriera hai sempre fatto bene contro i primi 10 giocatori…". Un argomento molto interessante per lo spagnolo che ha voluto approfondire chiedendo di ripetere la parte della domanda relativa ai numeri: "Scusa, quanti?".

Iniezione di fiducia e autostima per Alcaraz dopo la vittoria con Rublev

L'addetto ai lavori ha ribadito i numeri precedentemente citati, scatenando l'entusiasmo di Alcaraz. Quest'ultimo ha apprezzato molto il suo rendimento e soprattutto il fatto che qualcuno lo abbia sottolineato. Una bella iniezione di fiducia per lo spagnolo: "12-4? Bene. È bello saperlo, è bello saperlo. Sai, per aumentare un po' la mia fiducia. Ecco qua".

Insomma ne ha proprio bisogno Carlitos dopo un periodo un po' particolare. Prima l'inaspettata sconfitta a Parigi contro Humbert poi il disastro con Ruud, viziato da problemi di salute. Ora forse la luce per lo spagnolo: "Mi sono sorpreso per come ho giocato dalla linea di fondo e con il mio servizio. Ero molto calmo. Ho cercato di concentrarmi sul mio gioco e di dimenticare che non mi sentivo bene, che ero malato, tutte quelle cose. Una volta che scendi in campo devi dimenticare tutto ciò con cui stai lottando fuori dal campo. Cerchi di concentrarti sul colpire buoni dritti e rovesci. Fai delle buone tattiche. Penso di aver fatto abbastanza bene. Mi sono sorpreso".

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