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Alcaraz esplode per il trattamento ricevuto dall’arbitro: “Così è impossibile giocare a tennis”

Carlos Alcaraz si è infuriato a Pechino in occasione del match contro Mpetshi Perricard. Non ha gradito un doppio warning dell’arbitro per perdita di tempo prima del servizio.
A cura di Marco Beltrami
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Carlos Alcaraz si è innervosito e non poco in occasione della partita d'esordio nel torneo di Pechino contro Mpetshi Perricard. Lo spagnolo si è lamentato molto con la giudice di sedia che per ben due volte lo ha richiamato per "time violation", ovvero per ave perso più tempo di quanto consentito per servire. Alla fine del primo parziale, Carlitos si è fatto sentire con l'arbitra spiegando che a suo dire, giocare a tennis in questo modo è impossibile.

Alcaraz richiamato dall'arbitro per time violation a Pechino

Insomma uno sfogo insolito per Alcaraz che non si aspettava i richiami. Il secondo in particolare, con annesso "warning" (ovvero una vera e propria ammonizione, che precede il potenziale punto di penalità), è arrivato sul set point a favore dello spagnolo che aveva recuperato un game che sembrava compromesso. Il cronometro alle spalle di Carlitos ha segnalato che i 25 secondi disponibili erano scaduti prima che arrivasse il servizio.

Alcaraz si arrabbia dopo il doppio warning

L'ufficiale ha deciso dunque di non chiudere un occhio, richiamando Alcaraz. Quest'ultimo si è arrabbiato, trovando ingiusto il secondo provvedimento in pochi game, come confermato anche da un gesto di stizza ovvero il lancio della pallina appena ricevuta. In particolare il numero 3 del mondo ha spiegato come la perdita di tempo non fosse la sua, solitamente molto veloce al contrario di altri.

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La resa dei conti è arrivata al termine del set, quando Alcaraz dopo aver festeggiato la conquista del parziale si è nuovamente lamentato con la giudice di sedia, rifacendosi al suo comportamento sempre impeccabile: "Sono sempre molto veloce, non ricevo mai warnings. Me ne hai dati due in un set. È impossibile giocare a tennis così. Cos'è questo?". Insomma una presa di posizione molto forte da parte del vincitore di Roland Garros e Wimbledon che da una parte riaccende il dibattito sullo shot-clock, ovvero il tempo concesso ai tennisti per servire.

La modifica al regolamento sullo shot-clock

Recentemente si è parlato della modifica al regolamento, con i 25 secondi concessi che partono non appena finisce il punto precedente e non quando l'arbitro chiama il punteggio. Una situazione che riduce il tempo a disposizione dei giocatori. Questi ultimi si sono lamentati a più riprese soprattutto per la presunta disparità di comportamento degli ufficiali di gara, che in alcune occasioni chiudono gli occhi, mentre altre volte sono fiscali. Il caso Alcaraz rientra nella seconda categoria.

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