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Torneo di Wimbledon 2024

Alcaraz e Djokovic, momento di impaccio prima della finale di Wimbledon: “Non conosco le regole”

Siparietto particolare tra Djokovic e Alcaraz prima della finale di Wimbledon. Entrambi volevano cedere il passo all’avversario.
A cura di Marco Beltrami
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La finale di Wimbledon tra Carlos Alcaraz e Novak Djokovic è stata preceduta da un momento curioso. Nel tempio del tennis, dove tutto è tradizione, il campione in carica e il sette volte vincitore del titolo hanno vissuto una situazione d'impaccio prima di darsi battaglia. Questo perché entrambi volevano cedere l'ingresso per primo sul campo centrale dell'All England Club all'avversario, con un gesto di rispetto e fair play.

Alcaraz fa entrare prima Djokovic in campo prima della finale di Wimbledon

Rispetto, ma anche un po' d'imbarazzo quando il "cerimoniere" ha invitato i giocatori a posizionarsi per intraprendere il breve cammino verso il campo. Alla fine l'ha spuntata Alcaraz che non ha voluto sentire ragioni invitando a più riprese Djokovic a precederlo, muovendosi per primo. Umiltà e ammirazione da parte di Carlitos che ha iniziato a ripetere, con la fretta di togliersi dall'impasse: "No, no, no, devi andare per primo", farfugliando poi qualcosa.

Le battute di Alcaraz e Djokovic prima della finale di Wimbledon

Il numero tre del mondo ha scherzato anche sulle regole, dimostrando di non volerne sapere delle stesse. Djokovic ha reagito con il sorriso e alla fine si è convinto ad entrare per primo. Mentre iniziava il suo cammino poi anche lui ha pronunciato una battuta molto simile: "Non so quali siano le regole". Atmosfera dunque molto cordiale tra i due tennisti che hanno dato vita al replay della finale della scorsa edizione e che hanno sempre manifestato il loro gradimento reciproco.

Basti pensare che Djokovic ha una striscia di 39 vittorie nelle ultime 40 partite a Wimbledon, negli ultimi sei anni. L'unica sconfitta è arrivata proprio da Alcaraz, sempre più in grande spolvero sull'erba, e senza battute d'arresto finora nelle ultime due edizioni del torneo. Il campione sempreverde, contro il giovane in ascesa. Un confronto all'insegna della rivalità sana, con stima reciproca e rispetto.

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