Alcaraz e Cobolli sono due statue di sale, il tempo si ferma a Parigi: è successa la grande bellezza
È stato abbastanza facile – salvo un po' di incertezza nel chiudere dopo aver sprecato quattro match point – l'esordio di Carlos Alcaraz al Roland Garros: il 20enne campione spagnolo, numero uno al mondo e testa di serie più alta del tabellone parigino, ha battuto per tre set a zero l'italiano Flavio Cobolli, che era passato attraverso le qualificazioni.
Il tennista toscano, di un anno più vecchio di Alcaraz, ha pagato lo scotto dell'emozione in avvio del match giocato sul campo Suzanne Lenglen, perdendo il primo set 6-0 in appena 25 minuti. Non molto meglio è andata per l'azzurro nel secondo parziale, terminato 6-2 per lo spagnolo in 28 minuti. Cobolli ha avuto una bella reazione nel terzo set, che è stato lottato fino al 3 pari, poi il break subìto al settimo gioco sembrava aver messo la parola fine alla partita.
Ed invece Alcaraz ha avuto un passaggio a vuoto inatteso sul 5-3 e tre match point consecutivi sul servizio di Cobolli, perdendo il game e poi facendosi addirittura brekkare dopo il cambio di campo al momento di chiudere. Sul 5 pari Cobolli tuttavia ha perso nuovamente il servizio e stavolta Alcaraz non lo ha graziato, dopo un ulteriore match point sprecato, chiudendo 7-5 il set e la partita.
Adesso il murciano è atteso dal 30enne giapponese Taro Daniel nel secondo turno, un match in cui sarà ancora strafavorito. L'obiettivo non nascosto è del resto vincere il torneo e osservando cosa è in grado di fare sulla terra rossa il giovane campione iberico, un suo successo stupirebbe poco.
Quello che oggi ha stupito tutti, dal pubblico parigino agli stessi due tennisti che sono rimasti a fissarsi impietriti per qualche secondo, è stato un colpo – anzi una vera e propria magia – messa in atto da Alcaraz nel terzo set quando serviva sul punteggio di 3-2 per l'italiano. Spinto lo spagnolo fuori dal campo, Cobolli ha provato a sorprenderlo con una smorzata molto ben eseguita, ma Alcaraz non solo ci è arrivato ma da sotto la rete è riuscito a scavare la pallina trovando un angolo incrociato impossibile. Il toscano lo ha guardato allargando le braccia, totalmente incredulo, e dal canto suo anche Carlos si è fermato, avendo realizzato di aver compiuto un'opera d'arte.
Sono stati attimi di stordimento che solo la grande bellezza sa dare, poi gli applausi scroscianti del pubblico hanno fatto ripartire il tempo, che si era fermato anch'esso per quanto accaduto. È lo sport, al suo massimo livello. È Alcaraz, un predestinato.