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Alcaraz confessa perché soffre sempre contro Sinner: è arrivato sull’orlo di una crisi di nervi

Sinner ha battuto Alcaraz conquistando la finale dell’ATP 500 di Pechino dopo una gara pazzesca: lo spagnolo ha spiegato perché ha sofferto così contro Jannik e perché l’altoatesino lo mette spesso in difficoltà.
A cura di Vito Lamorte
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Jannik Sinner ci è riuscito di nuovo e ha battuto ancora Carlos Alcaraz. L'italiano si è preso il pass per la finale dell’ATP 500 di Pechino dopo una gara pazzesca vinta col punteggio di 7-6(4) 6-1 ed è diventato il primo tennista del circuito ad aver battuto almeno quattro volte il 20enne di Murcia.

L’altoatesino ha disputato una gara davvero straordinaria, mettendo in risalto alcune lacune del due volte campione slam che è apparso in grande difficoltà nell’arginare i colpi di Sinner: il tennista azzurro ha così raggiunto il quarto posto nella classifica mondiale ATP, diventando il primo italiano a riuscirci da Adriano Panatta nel 1976.

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In conferenza stampa lo spagnolo ha analizzato le sue difficoltà contro il tennista di San Candido: “Penso di aver giocato un buon livello di tennis nel primo set, come dico di solito nella maggior parte delle conferenze stampa, ho cercato di sfruttare le mie possibilità. Ho avuto alcune occasioni per ottenere il secondo break nel primo set ma non le ho sfruttate, poi sono arrivate altre palle break, ma non ho sfruttato nemmeno quelle. Contro giocatori come Jannik, se non sfrutti queste occasioni, è più difficile vincere".

Alcaraz ha elogiato il modo in cui Sinner è stato in campo e lo ha messo in difficoltà: "Ovviamente lui ha giocato un tennis di grande livello, questo mi ha costretto a cambiare un po' il mio gioco. Non potevo fare quello che ho sempre fatto. Ho provato a giocare più sulla profondità, ma non ci sono riuscito. Ho provato con un'altra tattica, ma non è andata bene. Questa è un'altra cosa che dovrò imparare se voglio battere Jannik. Poi nel secondo set ero mentalmente fuori. Mi lamentavo troppo, una cosa che ti rende davvero difficile giocare al massimo livello. Questo è quello che è successo".

Carlitos ha lodato il gioco del suo avversario e ha messo in risalto alcuni fondamentali in cui Sinner eccelle: "È un giocatore molto completo, ha fatto bene quasi tutto, ti spinge al limite ad ogni tiro. Devi colpire ogni palla perfettamente se vuoi essere vivo nel punto. Anche se pensi di colpire la palla molto bene, lui può restituirla anche più forte della tua. Questo è qualcosa che fa davvero bene, molto bene. Anche il resto è fantastico e il suo servizio è molto buono. È davvero difficile giocare contro di lui. Penso che anche la sua mobilità sia molto buona. Devi trovare il modo di batterlo. È complicato, ecco perché è uno dei migliori al mondo".

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