Alcaraz campione d’umanità: chiama a sé la raccattapalle per proteggerla dalla pioggia
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Carlos Alcaraz a quasi 20 anni ha già dimostrato di avere le stigmate del campione. Lo spagnolo dopo la consacrazione della scorsa annata, ha iniziato questa stagione trionfando a Buenos Aires dopo l'infortunio che lo ha messo fuori gioco agli Australian Open facendogli perdere il primo posto ATP. Se le doti tecniche e fisiche sono fuori discussione, anche a livello umano il classe 2003 di Murcia ha dato risposte importanti. Non è sfuggito infatti un episodio che lo ha visto protagonista in occasione del secondo turno del torneo di Rio de Janeiro.
In Brasile Alcaraz è la testa di serie numero 1, e il favoritissimo per la conquista del titolo. Esordio per lo spagnolo contro il brasiliano Alves, numero 556 del ranking ATP entrato in tabellone con un wild card. Un match assolutamente alla portata per Carlos che, in vantaggio di un set e di un break, si avviava al successo, quando ha dovuto fare i conti così come il suo avversario con l'imprevisto della pioggia. Niente da fare per le condizioni meteo avverse che hanno spinto il giudice di sedia e gli organizzatori a sospendere tutte le sfide.
Interruzione dunque per Alcaraz-Alves, ma anche per Fognini-Barrios Vera (con l'azzurro avanti di un set e doppio break), ovvero la partita da cui uscirà il probabile prossimo avversario dello spagnolo. Prima della decisione definitiva, sia il numero due al mondo che il suo avversario hanno aspettato qualche minuto in campo nella speranza che si trattasse di una nuvola passeggera. I giocatori si sono posizionati in panchina sfruttando la copertura, e dunque non si sono bagnati riparandosi dalla pioggia battente.
Ad un certo punto Alcaraz ha visto che una ragazzina impegnata come raccattapalle era rimasta al suo posto senza copertura, finendo per inzupparsi. Il tennista murciano ha richiamato a più riprese l'attenzione della bambina che poco dopo lo ha raggiunto sotto la pensilina improvvisata. Un gesto da applausi per Carlos Alcaraz, che non rappresenta certo una novità. Nella scorsa edizione del Rio Open infatti era successa la stessa identica cosa, con il giocatore che aveva fatto spazio a due giovani addetti ai lavori. Una bellissima scena, che ha richiamato alla memoria celebri precedenti relativi ad altri campioni come per esempio Novak Djokovic.