Alcaraz batte Sinner in rimonta e vince il torneo di Pechino: Jannik domina ancora la classifica
Uno straordinario Carlos Alcaraz ha vinto la finale del torneo ATP 500 di Pechino, battendo Jannik Sinner in rimonta dopo aver perso il primo set al tie-break (6-7/6-4/7-6) e negando così al 23enne campione azzurro il bis nel China Open che aveva portato a casa lo scorso anno. Sinner perde dunque qualche punto nel computo degli ultimi 12 mesi del ranking ATP, ma il suo vantaggio nella classifica mondiale resta abissale: lunedì prossimo Jannik avrà comunque un margine di ben 4000 punti proprio nei confronti dello spagnolo (11010 punti contro 7010): al di là della sconfitta di oggi – contro uno dei pochi avversari che può batterlo anche quando Sinner gioca al meglio – la parola dominio è l'unica che rende bene l'idea della stagione giocata dall'altoatesino, che finora ha portato a casa sei tornei (Australian Open, Rotterdam, Miami, Halle, Cincinnati, US Open), vincendo ben 59 partite vinte sulle 65 giocate. Se si pensa che da marzo il campione azzurro sta giocando avendo in testa le preoccupazioni legate alla vicenda doping, che tuttora non è ancora finita dopo il ricorso al TAS della WADA, non si può che restare colpiti dalla forza mentale del numero uno al mondo.
Sinner risale da 2-5 sotto e vince il primo set al tie-break
Lo stesso Alcaraz lo aveva rimarcato nei giorni scorsi, usando bellissime parole nei confronti del bolzanino: "Il gioco e il livello a cui sta giocando, con tutto quello che ha passato in questo momento, è pazzesco. Riesce a mettere da parte tutte le cose quando scende in campo, è incredibile". Pur soccombendo alla fine, oggi Sinner ha fatto di tutto per non smentire quell'impressione, mostrando ancora una volta che tipo di solidità pazzesca abbia. Jannik sembrava in grande difficoltà nel primo set, con pochissimi vincenti e un Alcaraz che appariva decisamente più aggressivo e dentro il match, ma dal 2-5 sotto ha cambiato marcia, fino a rovesciare l'andamento della partita e aggiudicarsi il primo parziale.
Sinner si porta 5-5, poi sul 6-5 e 30-40 per lo spagnolo annulla un primo set point, issandosi al tie-break, dove Alcaraz ha altri due set point sul 6-4, ancora annullati alla grande da Jannik, con un ace e una grande risposta. Poi due errori del 21enne di Murcia consegnano il set al campione azzurro e fanno capire come nel momento di massima pressione sia stato il suo avversario a tremare. È addirittura il 18simo tie-break vinto da Sinner negli ultimi 19, una prova che la testa di questo ragazzo è scolpita nell'acciaio e quando il momento diventa topico è lui a giocarsi le carte migliori senza paura.
Alcaraz non molla e si prende il secondo set 6-4
Nel secondo set si va via lisci fino al 3-3, quando Alcaraz ha due palle break sul 15-40, ma Sinner è ancora una volta implacabile nell'annullarle, tenendo il servizio e portandosi 4-3. Nel game successivo è Jannik ad avere due palle break, ma lo spagnolo è bravo a sua volta a cancellarle, mentre il match sale a livelli altissimi. Alcaraz riesce finalmente a togliere il servizio all'altoatesino sul 4-4 e per poi chiudere il secondo parziale 6-4, giocando il suo miglior tennis possibile, unica strada per battere un Sinner centratissimo e ben superiore ai precedenti incontri vinti a Pechino.
Match stellare, Alcaraz si impone al tie-break del terzo set
L'inizio del terzo set vede Alcaraz cavalcare l'inerzia a suo favore, mentre Jannik sembra accusare il colpo e pagare anche un po' sul piano fisico. Lo spagnolo si prende subito un break di vantaggio al terzo game e poi va vicino al 4-1 ‘pesante', ma Sinner riesce ad annullare due palle break e restare aggrappato con i denti alla partita. L'altoatesino non muore mai e all'ottavo gioco si riprende il break, portandosi poi sul 5-4. Entrambi tengono i rispettivi servizi fino al 6 pari e dunque la finale di Pechino si decide in un altro tie-break. Jannik vola subito 3-0 con due mini break, ma da quel momento Alcaraz non perde più un punto, chiudendo 7 punti a 3.