Ajla Tomljanovic resta interdetta davanti alla domanda su Kyrgios: “Con me non è mai stato violento”
Ajla Tomljanovic ha disputato un ottimo torneo di Wimbledon, arrivando fino ai quarti di finale e replicando dunque il suo miglior risultato in carriera nel torneo londinese ottenuto lo scorso anno, prima di perdere in tre set contro la moscovita Elena Rybakina, che non è caduta nel divieto anti russo degli organizzatori – perché dal 2019 difende i colori del Kazakistan – ed oggi si è qualificata alla finale battendo la Halep. Pur battuta nei quarti, la 29enne croata naturalizzata australiana lascia i prati dell'All England Club con una bella iniezione di fiducia, dopo un periodo in cui ha fatto un po' di fatica ad esprimere il suo miglior gioco.
Sono stati mesi difficili coincisi con la rottura del suo legame sentimentale – che durava dal 2019, si erano conosciuti proprio a Wimbledon – con Matteo Berrettini: i due si sono lasciati nello scorso marzo. La Tomljanovic in precedenza era stata legata al connazionale Nick Kyrgios, per un paio d'anni fino al 2017. Lo scatenato bombardiere di Canberra sta giocando il miglior tennis della sua carriera ed a Wimbledon è approdato per prima volta alla semifinale di un torneo del Grande Slam. L'attesa per il match con Rafa Nadal è altissima: "Probabilmente sarà la partita più vista della storia", ha detto Nick alimentando l'hype della vigilia.
Ma Kyrgios in queste ore è finito sulle prime pagine anche per un altro motivo meno nobile, che non ha a niente che fare col tennis e neanche con i suoi comportamenti spesso sopra le righe (nel match d'esordio ha addirittura sputato verso uno spettatore in tribuna). Il 27enne australiano è accusato di aver aggredito nel dicembre scorso l'ex fidanzata Chiara Passari, vicenda per la quale dovrà difendersi in tribunale ad agosto: il capo d'imputazione di violenza domestica lo mette a rischio, qualora giudicato colpevole, di una detenzione in carcere fino a due anni.
Questa brutta vicenda in cui è coinvolto Kyrgios e il match dei quarti di finale perso dalla Tomljanovic contro la Rybakina non hanno ovviamente alcun nesso e tuttavia incredibilmente la prima domanda che si è vista rivolgere la tennista nella conferenza stampa post partita è stata proprio sui guai del suo ex fidanzato. "Mi dispiace iniziare su questo argomento – ha esordito il giornalista – Hai avuto una relazione con Nick Kyrgios per un po' di tempo. Sei a conoscenza delle accuse che sono state fatte, è indagato dalla polizia in Australia. Qual è stata la tua esperienza di avere una relazione con lui?".
La tennista australiana, apparsa un po' interdetta visto che si attendeva probabilmente di dover rispondere a domande su una semifinale di Wimbledon mancata e non su una presunta violenza di cui sapeva poco o nulla, aveva tutto il diritto di non rispondere e passare avanti, ma ha fatto del suo meglio per riconoscere da un lato la gravità degli episodi di violenza domestica, allontanandoli tuttavia nel contempo dalla sua esperienza personale. "È passato un po' di tempo da quando la nostra relazione è finita, ovviamente ho sempre mantenuto la relazione molto privata e mi piacerebbe mantenerla così – ha premesso – Sono decisamente contraria alla violenza domestica. Spero che si risolva, ma voglio dire che non ho avuto quel tipo di esperienza con lui".
Peraltro, dopo aver risposto molto educatamente in conferenza, la Tomljanovic si è sfogata su Twitter, lamentando il fatto di essersi vista fare questa domanda in maniera del tutto inappropriata: "È piuttosto deludente che dopo quasi due ore di gioco dei miei quarti di finale quella sia stata la prima domanda che il giornalista ha scelto di farmi e non ha mai provveduto a chiedermi nulla relativo alla partita. Sono contenta di vedere i titoli principalmente su questo ora. Fate di meglio". Il messaggio della tennista australiana ha fatto il pieno di like.